Genova, perde il figlio per un tumore e dona i suoi mobili a una vittima dell'alluvione in Emilia-Romagna

Nel 2021 Stefano, 30enne di Genova, perde la vita a causa di un tumore desmoplastico. Il ragazzo era conosciuto anche per la sua grande generosità, tant'è che quando l'alluvione colpisce la sua città nel 2014 è tra i cosiddetti "angeli del fango", ovvero uno dei volontari che ha aiutato a ripulire la città. 

A ricevere il dono un migrante disabile La sua storia e quella della sua famiglia si intreccia con quella di Andaz Aziz, 44enne che vive a Sant'Agata sul Santerno da 5 anni. Da ragazzino ha perso entrambe le gambe mentre fuggiva dalle persecuzioni del regime di Saddam Hussein, e ora cammina grazie a delle protesi. A causa dell'alluvione che ha investito l'Emilia-Romagna il 16 maggio, però queste ultime si sono danneggiate in maniera irreparabile. Quando l'acqua, in piena notte, ha invaso la sua casa, Aziz è costretto a fuggire lasciandosi tutto alle spalle. Nel frattempo Laura, la madre di Stefano decide di aiutare coloro che sono stati colpiti dall'alluvione. La donna, che ha fondato un'associazione di supporto per i pazienti oncologici e le loro famiglie, chiamata S.T.E.F.A.N.O, condivide su Facebook un post in cui afferma di voler donare i mobili della stanza di suo figlio a una famiglia colpita dalla tragedia.

"Stefano sarebbe corso in Romagna" Il messaggio arriva fino ad Aziz, che, grazie anche all'aiuto di moltissimi volontari genovesi che hanno aiutato Laura a smontare e trasportare i mobili fino al paese in provincia di Ravenna, riceve gli oggetti che lo potranno aiutare a ricominciare una nuova vita. "A volte credo che le cose non accadano per caso la persona a cui andrà la stanza di Stefano è un uomo che ha perso le gambe per lo scoppio di una mina, e spesso l'amputazione degli arti è una tragedia in cui incorrono anche i malati di osteosarcomi. Un aspetto positivo di questa vicenda è stata sicuramente la vicinanza e la solidarietà di tante persone, che senza conoscermi mi hanno contattato sui social e si sono offerti di venire a smontare o trasportare la stanza da Genova a Sant'Agata sul Santerno", afferma Laura al Corriere della Sera. "Mio figlio Stefano era stato un angelo del fango durante l'alluvione di Genova, non ho alcun dubbio che se fosse stato ancora vivo sarebbe corso in Romagna per dare una mano" conclude commossa la donna.