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Ravenna, lite per lo smartphone: 16enne fugge di casa | L'appello disperato della madre: "Ti prego torna"

La giovane, originaria della Moldavia e residente ad Alfonsine, ha fatto perdere le sue tracce il 21 luglio

Ilona Bogus
Facebook

Cresce l'apprensione ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, per la scomparsa di una 16enne fuggita di casa la sera del 21 luglio.

La giovane, Ilona Bogus, originaria della Moldavia ma residente nel piccolo centro romagnolo, aveva litigato con la mamma per lo smartphone. "Ilona, dalla sera di quello stupido litigio non riesco più a chiudere occhio. Mamma ti vuole bene e te ne vorrà per sempre. Non vedo l’ora di riabbracciarti": è l'accorato appello, lanciato dalle pagine del Resto del Carlino, di Ludmila.

Le segnalazioni - Purtroppo da giovedì 21 luglio ancora nessuna traccia della giovane. Secondo una testimonianza ritenuta attendibile, la ragazza è stata vista per l'ultima volta su corso Garibaldi un paio di ore dopo la discussione familiare. Una chiamata fatta alla madre da una persona che aveva visto gli appelli della donna su Facebook e riportata dai quotidiani locali, ha inoltre collocato la minore alle 5.30 di venerdì su un treno Ravenna-Rimini. Ci sono state anche "svariate segnalazioni che non si sono rivelate veritiere. Ne sono arrivate da diverse località, tra cui anche fuori provincia come ad esempio da Rimini e San Giovanni di Ostellato in provincia di Ferrara. C'è poi chi sostiene di averla notata in un supermercato di Russi e che addirittura intenta a mangiare una pannocchia di granoturco a Bagnacavallo", spiega la donna. 
 
Cosa è successo il giorno della scomparsa - "Come la stragrande maggioranza dei suoi coetanei e in generale dei giovani, era spesso al telefonino. Oltre a messaggiare e a parlare con le amiche e gli amici, le piaceva guardare video divertenti, diversi dei quali me li inoltrava. La tenevo comunque sempre sott'occhio", racconta Ludmila al quotidiano. Giovedì sera era successo qualcosa di insolito. "Eravamo a tavola, ho subito notato quel continuo 'smanettare' nel suo smartphone. Mi ha colpito il fatto che le stessero arrivando, rispetto al solito, tanti messaggi, che poi provvedeva in fretta e furia a cancellare. Le ho semplicemente chiesto di chi si trattasse. Mi ha detto che stava messaggiando con un'amica. Le ho chiesto più volte di mostrarmi il telefonino, ma si è rifiutata. Motivo per cui gliel'ho strappato dalle mani riuscendo a leggere, prima che si spegnesse, che tutti quei messaggi provenivano da un gruppo, di cui non ricordo bene il nome, di ragazzi moldavi che risiedono in Italia", osserva.

 

L'appello - Dopo il litigio Ilona è scesa in cortile e non è più rientrata a casa. La donna lancia quindi un appello disperato dalle pagine del Resto del Carlino, nella speranza che la figlia torni a casa: "Penso e spero che sia con degli amici 'nuovi' o anche con un 'fidanzatino', forse suo connazionale, che magari aveva conosciuto su WhatsApp. Ilona, sai benissimo che tra noi il rapporto è stato sempre limpido e sereno. Tra noi non ci sono mai stati problemi. Dammi tue notizie perché non riesco più a lavorare, a prendere sonno e a fare qualsiasi altra cosa. E poi c'è il fratellino che ti aspetta con trepidazione. Basta una tua telefonata o di qualcuno che è con te. Verrò a prenderti ovunque tu sia. Ritorna a casa Ilona".
 

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