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Maltempo, le Province: "Urgente intervenire su 5.931 ponti" | Conte: "Stanziati 11 miliardi di euro"

Il governatore del Piemonte parla di un "bollettino di guerra". A Pavia esonda il Ticino mentre in Liguria, dopo il crollo del viadotto sulla A6, Toti accusa: "Troppi cantieri fermi per colpa della politica"

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Ancora maltempo sull'Italia.

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio parla di un "bollettino di guerra" per la sua regione, tra strade bloccate, centri isolati e centinaia di sfollati. Le Province avvertono: dopo un monitoraggio sui ponti all'indomani della tragedia di Genova abbiamo individuato quasi 6mila viadotti su cui servono interventi urgenti. Il premier Giuseppe Conte: "Stanziati 11 miliardi per il territorio, ora dobbiamo accelerare".

Il ciclone "Luis" che ha devastato la Liguria e il Piemonte ha lasciato il nord-ovest, dove nella giornata di lunedì la situazione è migliorata. Il maltempo ha però colpito altre regioni, in particolare la Sardegna e la Calabria e resta l'allarme per la piena del Po, in Emilia Romagna e, martedì, per il Veneto.

 

Il maltempo in Italia A Pavia l'esondazione del Ticino ha allagato il quartiere Borgo Basso, a Ferrara sono state sgomberate le abitazioni e le aziende nelle aree golenali. A Ospedaletti (Imperia) è stata evacuata una scuola con un centinaio di alunni. Nel nord della Sardegna sono stati evacuati asili e scuole, alle porte di Sassari il rio Calamasciu ha allagato la ferrovia. Allagamenti anche in Calabria, nel Catanzarese e nella provincia di Vibo Valentia: a Pizzo un torrente ha rotto gli argini allagando l'abitazione e l'agrumeto di una coppia di anziani che sono stati salvati dall'intervento dei carabinieri e di altri soccorritori. Sulla strada Polia-Francavilla Angitola, sono state liberate 10 auto rimaste bloccate dal fango.

 

In 48 ore gli interventi dei vigili del fuoco in tutta Italia sono stati 2.300 e sono stati mobilitati migliaia di volontari della Protezione Civile.

 

Il calcolo dei danni E' intanto cominciato il calcolo dei danni in Liguria: la prima stima è di 330 milioni. Il governatore ha indicato due priorità: la ricostruzione del viadotto della A6 Torino-Savona, crollato domenica pomeriggio per una frana che non ha miracolosamente coinvolto persone, e la Valle Bormida. Per ricostruire il tratto di autostrada divelto da una colata di fango, alberi e massi, ci vorranno 3-4 mesi, ha annunciato l'Autostrada dei Fiori, concessionaria dell'autostrada che è uno dei principali assi di collegamento tra il Piemonte e la Liguria.

 

Sono già state riaperte al traffico, invece, la A5 Torino-Aosta, chiusa per precauzione per la grossa frana che incombe su Quincinetto (Torino) e la A21 Torino-Piacenza, dove domenica sera si era improvvisamente creato un cratere con un diametro di una decina di metri, evitato da un'auto in transito.

 

Danni per il maltempo, governatore Piemonte: "Bollettino di guerra" La devastazione lasciata dalle piogge torrenziali e dall'esondazione dei fiumi è stata definito dal governatore del Piemonte un "bollettino di guerra": restano sfollate più di 600 persone, oltre un centinaio le strade chiuse o con traffico limitato. Su tutto il Piemonte resta "forte" il pericolo di valanghe: oltre i 2.300 metri di altitudine l'altezza nella neve fresca raggiunge in alcune località i 2 metri e 10 centimetri. In valle d'Aosta è invece cessata l'emergenza: Champorcher e Gressoney sono uscite dall'isolamento.

 

La denuncia delle Province: "Servono interventi su quasi 6mila ponti" Nella giornata di lunedì è arrivata intanto la denuncia dell'Unione delle Province italiane. "Nell'agosto del 2018, all'indomani della tragedia del ponte Morandi, ci venne chiesto un monitoraggio urgente sugli oltre 30mila ponti, viadotti e gallerie in gestione - ha detto infatti il presidente dell'Upi Michele de Pascale -. In poche settimane consegnammo al ministero delle Infrastrutture un quadro da cui emergeva la necessità di intervenire su 5.931 strutture, su cui avevamo già pronti i primi progetti, e di procedere con indagini tecnico diagnostiche urgenti su 14.089 opere. Ma nulla è stato fatto".

 

Conte: "Stanziati 11 miliardi per la protezione del territorio" Il premier Giuseppe Conte, da Melfi, ha parlato della necessità di accelerare i tempi di spesa degli 11 miliardi di euro che, in un piano pluriennale, sono stati destinati alla protezione del territorio nazionale. Secondo la Coldiretti i danni causati in 10 anni dalle calamità naturali ha raggiunto i 14 miliardi di euro. Moltissimi campi sono ancora allagati per le piogge e l'acqua uscita dagli argini di fiumi e torrenti.

 

 

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