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L'acqua salata nel Po diventa un killer per le vongole del Delta

L'assenza di piogge, la risalita del cuneo salino, il caldo record: la siccità sta mettendo in ginocchio la molluschicoltura nel Delta del Po, che si estende per la maggior parte in Veneto, nei comuni di Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle, in provincia di Rovigo (la parte più meridionale è in provincia di Ferrara). Alessandro Faccioli di Coldiretti Finpesca parla per tutta la categoria, soprattutto per l'area di Rosolina e Porto Viro: "Abbiamo degli ambienti di transizione, le lagune d'acqua salmastra, idonee all'allevamento della vongola verace, con una salinità ottimale, che però adesso abbiamo perso. Sono diventate un braccio di mare, per la mancanza di piogge, perché nei fiumi non arriva la quantità di acqua dolce che va a mitigare la presenza del sale nelle lagune, anche per la risalita del cuneo salino nei fiumi stessi. Abbiamo zone con una salinità del 35 per mille. Siamo ad un 30-40% di prodotto perso, ma i numeri possono aumentare".

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L'assenza di piogge, la risalita del cuneo salino, il caldo record: la siccità sta mettendo in ginocchio la molluschicoltura nel Delta del Po, che si estende per la maggior parte in Veneto, nei comuni di Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle, in provincia di Rovigo (la parte più meridionale è in provincia di Ferrara). Alessandro Faccioli di Coldiretti Finpesca parla per tutta la categoria, soprattutto per l'area di Rosolina e Porto Viro: "Abbiamo degli ambienti di transizione, le lagune d'acqua salmastra, idonee all'allevamento della vongola verace, con una salinità ottimale, che però adesso abbiamo perso. Sono diventate un braccio di mare, per la mancanza di piogge, perché nei fiumi non arriva la quantità di acqua dolce che va a mitigare la presenza del sale nelle lagune, anche per la risalita del cuneo salino nei fiumi stessi. Abbiamo zone con una salinità del 35 per mille. Siamo ad un 30-40% di prodotto perso, ma i numeri possono aumentare".

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