Protesta contro il regolamento del carcere di Parma che lo obbliga a tenere al massimo due volumi
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"O mi fanno avere più libri o farò lo sciopero della fame". L'ex senatore Marcello Dell'Utri, in carcere a Parma, contesta il regolamento del penitenziario, che lo obbliga a portare nella sua cella al massimo due libri. Lo rende noto il parlamentare di Forza Italia Massimo Palmizio. "Un conto scontare la pena, un conto negare libri che per lui sono come l'acqua. Farlo è tortura psicologica", dichiara il deputato.
Per alleggerire il peso del carcere Dell'Utri, condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, aveva anche chiesto di fare la cosa che ama di più: occuparsi di libri facendo il bibliotecario del penitenziario. Ma il carcere di Parma non è una struttura che richiede una figura di questo genere.