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Castenaso (Bologna), l'addio ad Alessia e Giulia Pisanu, le sorelle travolte dal treno a Riccione

Parenti, amici e tantissimi conoscenti hanno dato l'ultimo saluto ad Alessia e Giulia Pisanu di 15 e 17 anni uccise domenica mattina da un Frecciarossa

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IPA

A Castenaso (Bologna) parenti, amici e tantissimi conoscenti hanno dato l'ultimo saluto ad Alessia e Giulia Pisano, le sorelle di 15 e 17 anni travolte da un Frecciarossa domenica mattina a Riccione.

Una processione composta e silenziosa, raccolta nel dolore. Sulle bare bianche delle due sorelle, accanto alle loro foto, ci sono i tanti mazzi di fiori, con girasoli, rose e gerbere bianche, lasciati da amici e parenti. Il funerale è stato celebrato nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio.

 

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Il padre, insieme ai parenti, all'arrivo si è fermato in lacrime davanti alle bare bianche delle figlie, sui lati sono incisi i loro nomi. Sul libro dei ricordi, all'esterno della chiesa, tante frasi cariche di affetto e commozione. Un'amica ha scritto: "Buon viaggio angeli", un'altra: "Sarete sempre i miei raggi di sole". 

 

 

Il parroco: "Dolore enorme, non ci lasceremo sbriciolare" - "Il dolore è enorme, il male sembra avere vinto. Noi quasi sottovoce, perché ci sentiamo piccolissimi sussurriamo, ad ogni cuore e ad ogni vita, soprattutto a papà Vittorio e mamma Tania, sussurriamo che il bene è più forte del male. Il dolore lo vivremo insieme non ci lasceremo sbriciolare". Lo ha detto il parroco di Castenaso, don Giancarlo Leonardi, in un passaggio dell'omelia nel funerale di Giulia e Alessia.


L'arcivescovo di Bologna: "Sembra che tutti abbiano una parola da dire e ci siano tanti maestri" - In apertura di celebrazione, il parroco ha letto anche un messaggio dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi. "Da domenica - ha detto il sacerdote - vediamo la cronaca di una tragedia, ne cogliamo letture, riletture, giudizi: un vociare che ha creato eco di reazioni. Sembra che tutti abbiano una parola da dire e che ci siano tanti maestri. Noi nella famiglia di Alessia e Giulia da domenica vediamo un dolore infinito, il rischio è la caduta nel baratro nel cinismo. Papà Vittorio lo chiama il 'tunnel'. Cosa è la verità? Cosa vediamo noi oggi con gli occhi del cuore? Vediamo due figlie Alessia e Giulia volute cresciute amate e curate. Noi vediamo un papà che ha costruito con talento il suo lavoro ed è vissuto per le sue figlie. Vediamo una madre impietrita dal dolore e vediamo una sorella Stefania che ha fatto da madre e amica, sono le sue parole, ad Alessia e Giulia. Vediamo una famiglia generosa dove tutti sono uniti".

 


"Le anime di Alessia e Giulia sono abitate da Dio" - "Ad Alessia e Giulia nella loro giovinezza sono state consegnate fiducia, stima, libertà e autonomia. È stata chiesta una responsabilità. Stavano vivendo la libertà dell'amore, dei desideri, dei sogni grandi della vita. Quei due cuori, quelle le due anime sono abitate da Dio: io in loro vedo Dio. Alessia e Giulia oggi gridano, noi abbiamo sussurrato, loro gridano al nostro mondo di adulti e a questo nostro mondo di adulti gridano che dobbiamo credere in loro, che non si deve consegnare semplicemente giudizio, sospetto, ma si deve consegnare stima", ha detto ancora l'arcivescovo di Bologna.

 

La famiglia di Alessia e Giulia Pisanu: grazie per la vicinanza nel dolore - "Grazie a tutti, a tutte le istituzioni, alla Chiesa e alla comunità. Grazie a tutti coloro che con tutta la dolcezza ci stanno facendo sentire la vicinanza in questo momento di immenso dolore". È il messaggio della famiglia di Giulia e Alessia Pisanu, letto al termine del funerale nella chiesa della Madonna del Buon consiglio a Castenaso (Bologna), il paese dove vivevano le due sorelle di 17 e 15 anni investite da un treno in stazione a Riccione. Il messaggio è stato letto da un sacerdote, don Francesco Vecchi. Al termine della cerimonia, lungo applauso da parte delle tante persone presenti in una chiesa gremita. Quando i feretri sono stati portati all'esterno, sono stati lanciati in aria palloncini bianchi a forma di cuore. 

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