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Emergenza maltempo, l'Italia in ginocchio: sette morti e un disperso | Tra le vittime anche un vigile del fuoco

Piogge torrenziali, trombe dʼaria e mare in tempesta. Acqua alta a Venezia. Scuole, parchi e musei chiusi anche martedì in molti comuni della Penisola. Più di 5mila gli interventi dei vigili del fuoco

Emergenza maltempo, l'Italia in ginocchio: sette morti e un disperso | Tra le vittime anche un vigile del fuoco - foto 1
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Sette morti, tra cui un vigile del fuoco volontario, un disperso e decine di feriti.

E' il bilancio provvisorio della violenta ondata di maltempo che si è abbattuta lunedì sulla Penisola, creando paura, disagi e incidenti da nord a sud e mettendo in ginocchio l'Italia. Vittime nel Frusinate, a Terracina, Napoli, Bolzano, nel Bellunese e nel Savonese. Acqua alta da record a Venezia, dove la marea ha raggiunto i 156 centimetri coprendo il 75% della città.


Più delle piogge, a far paura è stato il forte vento, con raffiche fino a 180 chilometri orari, che ha letteralmente sradicato gli alberi dal manto stradale con oltre 5mila interventi dei vigili del fuoco in tutta Italia. E proprio un vigile del fuoco volontario è morto a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano, travolto da un albero caduto per il forte vento. A Terracina, sul litorale laziale, le immagini mostrano scene apocalittiche, con viali completamente ricoperti da tronchi giganteschi divelti da una violenta tromba d'aria. Uno degli alberi ha colpito un'auto, uccidendo una persona e ferendo l'altra che si trovava a bordo. Sempre un tronco è stato la causa della morte di due persone, travolte mentre viaggiavano in auto a Castrocielo, in provincia di Frosinone.

Un ragazzo di 21 anni, invece, è stato colpito in pieno sempre da un albero mentre passeggiava nel quartiere napoletano di Fuorigrotta. Per lui non c'è stato nulla da fare. Una donna è morta in provincia di Savona, dopo essere stata colpita dalla copertura di un tetto scaraventata ad alta velocità da una tromba d'aria. Una persona, infine, ha perso la vita travolta da un albero durante un forte temporale che si è abbattuto in serata a Feltre, nel Bellunese. Continuano le ricerche del proprietario di una barca a vela che domenica si è schiantata contro un molo del porto del quartiere "Lido" di Catanzaro.


L'ondata di maltempo ha messo in ginocchio in particolare il nord Italia, con Venezia che si è ritrovata sott'acqua: 156 i centimetri dell'alta marea che ha ricoperto il 75% del suolo cittadino. Il governatore Zaia ha firmato il decreto di stato di crisi per tutta la Regione. Il Po è salito di 2,5 metri in 24 ore e molti sono i fiumi a rischio esondazione: a Milano sotto controllo il Seveso e il Lambro, a Chiavari l'Entella e in Toscana sono stati superati i livelli di guardia del Magra. Detriti e rami in strada hanno causato deviazioni e rallentamenti ovunque. In Alto Adige in fiume Drava è esondato a San Candido: parte del paese è stata evacuata.

Strade e autostrade hanno vissuto una giornata campale, con l'A22 rimasta chiusa per un'ora nel tratto tra Vipiteno e il Brennero. Divieti per mezzi telonati e caravan in alcuni tratti dell'A24 e dell'A2. Difficilissimi i collegamenti con le isole, mentre alcuni comuni sono rimasti praticamente isolati. Due navi, una da crociera e un cargo, hanno rotto gli ormeggi nel porto di La Spezia. Stessa sorte per quattro traghetti a Vado Ligure. La mareggiata ha invaso i binari a Genova, creando problemi alla circolazione. Nella notte tutti i porti della regione sono stati chiusi.

A Rapallo una violenta mareggiata ha abbattuto un muro del porto turistico. Nella notte varie grandi imbarcazioni hanno rotto gli ormeggi e spinte dal mare e dal vento si sono schiantate contro la costa. "È impressionante vedere sfilare nel buio le sagome degli yacht che vanno a schiantarsi", racconta un testimone.


Tantissime le città che hanno deciso di chiudere le scuole anche martedì, invitando la popolazione a limitare gli spostamenti allo stretto necessario: da Roma a Napoli, a tutto il Veneto e il Trentino, parte del Friuli, della Lombardia, della Toscana e della Liguria, dove l'allerta meteo è stata prolungata fino alle 15. In una circolare inviata a tutti i prefetti, il Viminale ha inoltre chiesto di valutare con attenzione la possibilità di chiudere non solo le scuole ma anche gli uffici pubblici. E la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, chiede che si costituisca una commissione d'inchiesta sul "drammatico problema" del dissesto idrogeologico che continua a provocare alluvioni, frane e morti.

Disagi infine negli aeroporti. A Napoli, Palermo, Orio al Serio e altri scali diversi voli sono stati dirottati altrove. Martedì, stando alle previsioni, è in arrivo un lieve miglioramento ma già da mercoledì una nuova perturbazione porterà nuove piogge sulle regioni più occidentali, ancora una volta accompagnata da forti venti di scirocco.