Quasi tutta Italia in zona gialla, in arancione solo 4 Regioni e Bolzano 

Quasi tutte le Regioni saranno gialle da domenica. E' quanto si apprende da fonti del ministero della Salute. Restano arancioni solo Puglia, Umbria, Sicilia, Sardegna e la Provincia di Bolzano. 

La Germania ha deciso di vietare dal 30 gennaio al 17 febbraio l'ingresso a chi proviene da Paesi gravemente colpiti dalle varianti del Covid: Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Brasile e Sudafrica, più due Paesi limitrofi a quest'ultimo (Lesotho e Swaziland). La misura interesserà le compagnie aeree, le linee ferroviarie, di autobus e di navigazione per trasporto passeggeri. Eccezioni saranno previste per tedeschi e stranieri che risiedono in Germania, per i passeggeri in transito e per le persone coinvolte nel movimento merci.

"L'agenzia europea del farmaco ha dato l'ok al vaccino Astrazeneca. È una notizia incoraggiante. La battaglia contro il virus è ancora complessa, ma avere a disposizione un altro vaccino efficace e sicuro ci dà più forza nella campagna di vaccinazione". Lo ha scritto in un post su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza. 

Via libera dell'Ema al vaccino AstraZeneca per le persone dai 18 anni.

Negli ultimi 14 giorni "si continua a osservare una diminuzione dell'incidenza a livello nazionale". E' quanto si legge nella bozza del monitoraggio settimanale Iss. Il valore e' di 289,35 casi ogni 100mila abitanti rispetto al 339,34 dek periodo 4-17 gennaio.

"C'è un livello abbastanza elevato di positivi e un rilassamento grave. Rischiamo di fare entrare la regione in zona rossa e di chiudere tutto". Dice Vincenzo De Luca, in diretta
Facebook. "Se i comportamenti non saranno di estremo rigore non ci vuole niente a passare dalla zona gialla a quella rossa, il tutto sarà accentuato dall'apertura delle scuole secondarie", ha aggiunto. De Luca parla di "picchi estremamente preoccupanti" e cita, tra gli altri, il caso di Torre Annunziata. 

"Se la quantità dei vaccini resta questa, la copertura vaccinale per la Campania non si concludera' nel 2021, come era il nostro obiettivo, ma nel 2022". Lo annuncia il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Facebook. "Siamo in una situazione di totale precarietà - ha aggiunto - non abbiamo nessuna certezza sulle forniture".