Covid, Galli: "Virus batte la fiacca, Green pass è una scelta politica al posto dell'obbligo vaccinale"
L'infettivologo a "Mattino Cinque News": "Chi ha completato il ciclo ha diritto di sentirsi garantito"
"Il Green pass è una scelta politica che viene imposta invece di imporre l'obbligo vaccinale, questa di fatto è la sintesi estrema". Così l'infettivologo Massimo Galli, il primario del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, è intervenuto a "Mattino Cinque News" commentando la possibile eliminazione del Green pass. "La grande maggioranza della popolazione in Italia - ha spiegato Galli - paga regolarmente le tasse, poi ci sono molti che non le pagano e hanno il condono fiscale, io credo che moltissime persone in questo Paese abbiano fatto regolarmente tutte le vaccinazioni che dovevano fare e abbiano preso tutte le precauzioni che dovevano prendere, alla fine dei conti mi domando se queste persone non siano di fatto garantite dal Green pass, che tra l'altro è un'idea europea, tanto è vero che ci sono state indicazioni dall'Europa per una sua proroga piuttosto a lungo termine".
"Le persone che hanno il massimo possibile di immunizzazione - ha detto poi Galli - hanno meno probabilità di diventare infettati e diffusori potenziali di un virus".
"Questo virus ci ha gratificato nel tempo - ha aggiunto l'infettivologo - di ben tre nuove varianti altamente diffusive, in grado di sostituirsi l'una all'altra nell'arco di meno di dodici mesi, questo vuol dire che non siamo in una situazione in cui possiamo garantire al 100% che la storia sia chiusa in termini di evolutività del virus, e questo vuol dire che il mantenimento di un controllo ha un suo senso. La scelta da questo punto di vista è politica".
"Da cittadino - ha concluso Galli - penso che la stragrande maggioranza delle persone che ha completato il ciclo vaccinale abbia anche il diritto di sentirsi garantita al meglio possibile anche in linea di prospettiva, e che l’avere comunque una situazione vaccinale compiuta è quanto è da farsi da questo punto di vista. Lo sconto a chi non ha voluto assolvere a questo che è un dovere civico, è uno sconto pericoloso da dare”.
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