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Speranza chiude lo sci fino al 5 marzo | Ira Lega: "Cambiare i tecnici" | Ricciardi: "Serve lockdown totale" | Salvini: "Lo dica a Draghi"

La rabbia dei gestori degli impianti: "Ci sentiamo presi in giro". Il neo ministro dell'Istruzione Bianchi: "Sulle scuole sino a fine giugno decideremo più avanti"

Folla in centro a Roma nel giorno di San Valentino: chiusa la Fontana di Trevi 

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo. Decisione che ha scatenato l'ira dei gestori degli impianti: "Ci sentiamo presi in giro". Mentre per la Lega è "necessario un cambio di squadra a livello tecnico". Intanto tiene banco la proposta di un lockdown totale avanzata da Walter Ricciardi, con immediata risposta di Salvini: "Prima di terrorizzare gli italiani, parli con Draghi". 

  • 14 feb

    Cirio: "Allibito da questa decisione"

    "Sono allibito da questa decisione". Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta l'ordinanza ministeriale che blocca la riapertura degli impianti di sci. "Soltanto dieci giorni fa - aggiunge - il Comitato tecnico scientifico nazionale aveva stabilito che in zona gialla da lunedì 15 si sarebbe potuto sciare. Su queste direttive il Piemonte si è mosso, nel rigoroso rispetto delle regole. Regole che non possono cambiare tutte le settimane".

  • 14 feb

    Impianti sci chiusi, Bonaccini: "Stupore e sconcerto"

    "Non posso non esprimere stupore e sconcerto, anche a nome delle altre Regioni, per la decisione di bloccare la riapertura degli impianti sciistici a poche ore dalla annunciata e condivisa ripartenza per domani". Così il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, . "Solo una settimana fa - argomenta - il Cts aveva validato la riapertura di queste attività in zona gialla attraverso linee guida molto stringenti, formulate dalle Regioni in accordo coi gestori e secondo le indicazioni dei tecnici".

  • 14 feb

    Covid, Lega: serve cambio di squadra a livello tecnico

    "Non si può continuare con il 'metodo Conte', annuncio la domenica e chiusura il lunedì, ad opera del trio Ricciardi-Arcuri-Speranza. Serve un cambio di passo e rispetto per la gente di montagna e per chi lavora, oltre a rimborsi veri e immediati: al di là di Speranza, appena riconfermato ministro, è necessario un cambio di squadra a livello tecnico". Così in una nota i capigruppo della Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.

  • 14 feb

    Lombardia, Fontana sullo stop allo sci: "Assurdo apprenderlo dalle agenzie"

    "Trovo assurdo apprendere dalle agenzie di stampa la decisione del ministro della Salute di non riaprire gli impianti sciistici a poche ore dalla scadenza dei divieti fin qui in essere, sapendo che il Cts aveva a disposizione i dati da martedì, salvo poi riunirsi solo sabato". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana commentando la decisione del ministro Speranza di non consentire la ripresa delle attività sciistiche. "Una decisione - aggiunge il presidente - dell'ultimo secondo che dà un ulteriore colpo gravissimo a un settore che stava faticosamente riavviando la propria macchina organizzativa. Ancora una volta si dimostra che il sistema delle decisioni di 'settimana in settimana' è devastante sia per gli operatori, sia per i cittadini. Solo sette giorni fa lo stesso Cts nazionale aveva dato il via libera a un regolamento molto severo per poter riaprire. Su quella base avevamo consentito la riapertura".
     

  • 14 feb

    Moratti: "Stop a sci danno grave, chiediamo tempi certi"

    "Il Cts aveva i dati dei flussi già da martedì quindi poteva dare una indicazione" che avrebbe permesso al ministro Speranza di "prendere una iniziativa più tempestiva" e non decidere di prorogare la chiusura degli impianti da sci, che avrebbero dovuto aprire domani, al 5 marzo. Lo ha detto Letizia Moratti, assessore al Welfare della Lombardia, precisando che si tratta di "un danno grave agli operatori".  "Quello che chiediamo al governo è avere tempi più certi e non avere aperture e chiusure così a ridosso l'una dall'altra rispetto ai tempi in cui si devono preparar", ha aggiunto.

  • 14 feb

    Sci, gestori impianti: stagione ormai saltata, subito ristori

    "Dopo il 3 dicembre, il 7 gennaio, il 18 gennaio e il 15 febbraio, adesso la proroga al 5 marzo. Ormai la stagione è saltata, ci sentiamo presi in giro di fronte a tutto quello che abbiamo speso per l'apertura di domani, in vista della quale abbiamo assunto altro personale. I ristori siano immediati, altrimenti il comparto va in fallimento. Siamo il settore più penalizzato: da 12 mesi senza un euro di incasso ma con spese e stipendi da pagare. La cassa integrazione è arrivata a dicembre, da luglio lavoravamo per preparare l'inverno". E' quanto afferma l'Anef, l'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari.

  • 14 feb

    Presidente Val d'Aosta: manca rispetto per la montagna

    "Una chiusura comunicata alle 19 della vigilia dell'apertura, prevista da settimane, dopo mesi di lavoro su protocolli, assunzioni, preparazione delle società, è sinceramente inconcepibile. Pur capendo le motivazioni sanitarie, la procedura non è sinceramente spiegabile e certamente non e' un segno di rispetto e di correttezza di tutto il mondo economico che gira intorno alla montagna e allo sci. Sono molto amareggiato". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, in merito alla decisione di posticipare almeno fino al 5 marzo l'apertura degli impianti da sci. 

  • 14 feb

    Giorgetti-Garavaglia: ora ristori sci, non bastano 4,5 mld

    "La montagna, finora dimenticata, merita rispetto e attenzione: che risposte si danno e in che tempi al documento predisposto dalle regioni? Non è solo questione di cifre: non è detto nemmeno che bastino i 4,5 miliardi richiesti quando la stagione non era ancora compromessa, probabilmente ne serviranno di più, a maggior ragione se ci sono altri stop. Gli indennizzi per la montagna devono avere la priorità assoluta, quando si reca un danno, il danno va indennizzato; già subito nel prossimo decreto". Così i ministri Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia dopo il nuovo stop allo sci.

  • 14 feb

    Governo, Tajani: non possiamo aspettare i capricci del M5s

    "Il M5s ha creato problemi al governo precedente e ne crea a questo, speriamo che li risolvano in fretta o il danno ricadrà sugli italiani. Ci sono tante cose da fare, non possiamo aspettare i capricci di un partito: se vuole stare in maggioranza, ci stia e faccia il proprio dovere. Perché questo è il momento di indossare la maglietta della nazionale, non quella di parte. Le guerre civili non ci interessano, facciano in fretta, hanno votato, hanno deciso di sostenere il governo Draghi, ora abbiano il coraggio delle scelte fatte". Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, intervistato dal Tg4.

  • 14 feb

    Regioni: ennesimo stop a sci è una mazzata

    "Per l'economia delle Regioni è una mazzata all'ultimo secondo, perché dopo due rinvii arriva un altro stop. Le Regioni in zona gialla si erano organizzate per attuare un protocollo di sicurezza e ingaggiare personale adeguato, ma si rispegne una macchina che si era messa in moto nel rispetto delle regole". Lo ha detto il Coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni, Daniele D'Amario, commentando l'ordinanza del ministro per la Salute.

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