© Ansa | Roma, il drive-in più grande d'Italia per eseguire i tamponi
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Boom di tamponi: più di 113mila in un giorno, superati i 9 milioni totali. Lombardia, Veneto, Lazio e Campania le più colpite. Rapporto Iss settimanale: casi in aumento in 13 Regioni, quattro hanno indice Rt sopra 1
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Tornano a salire i casi di coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore, con 113.085 tamponi eseguiti (+21mila rispetto a ieri), i nuovi contagi sono 1.733, giovedì l'aumento era stato di 1.397. Il totale dei casi sale così a 274.644. Le vittime sono 11, per un totale di 35.518 deceduti dall'inizio dell'emergenza.
Il numero delle terapie intensive da Covid è stabile, con un solo paziente in più di ieri (121), mentre è in crescita il numero dei nuovi ricoverati con sintomi (1607, +102). Complessivamente gli attuali positivi superano quota 30mila (30.099) con un incremento di 1.184 su giovedì. Nessuna Regione ha zero nuovi casi: solo la Valle d'Aosta (2), Molise (4) e Basilicata (7) sono sotto la decina. La Lombardia è la Regione con il maggior incremento (337), seguita dal Veneto (273) e da Lazio e Campania (entrambe con 171 nuovi casi).
Iss: "Aumento casi Covid in 13 Regioni, trend in rialzo" Sono 13 le Regioni e province autonome che hanno riportato un aumento nel numero di casi di coronavirus diagnosticati rispetto alla settimana precedente . E' quanto riporta il bollettino settimanale Iss-ministero della Salute, parlando di una "transizione al momento in progressivo peggioramento" con un "aumento da cinque settimane consecutive". L'indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici è salito da 0.83 a 1.18.
Iss: "1799 focolai attivi di cui 649 nuovi" L'Iss sottolinea inoltre come nella settimana di monitoraggio (quella dal 24 al 30 agosto) siano stati riportati complessivamente 1799 focolai attivi di cui 649 nuovi. "Rimane fondamentale - sottolinea quindi l'Iss - mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull'importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale, l'uso delle mascherine e il distanziamento fisico".
Quattro Regioni con indice Rt sopra 1 - Quattro regioni con l'indice Rt oltre l'1: si tratta di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Toscana. Tutte le altre con un valore pari o inferiore. E' l'indice Rt (considerato per una media 14 giorni) secondo l'elaborazione contenuta nel monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute per la settimana dal 24 al 30 agosto. Ecco nel dettaglio la mappa dell'indice di trasmissione del coronavirus Regione per Regione:
Abruzzo: 1.14
Basilicata: 0.02
Calabria:0.66
Campania: 1
Emilia Romagna: 0.97
Friuli Venezia Giulia: 1.18
Lazio: 0.76
Liguria: 0.92
Lombardia: 0.89
Marche: 0.78
Molise: 0.24
Provincia autonoma di Bolzano: 0.71
Piemonte: 0.9
Provincia autonoma di Trento: 0.78
Puglia: 1.08
Sardegna: 0.82
Sicilia: 0.82
Toscana: 1.05
Umbria: 0.92
Valle d'Aosta: 0.22
Veneto: 0.87
Sempre bassa fascia età colpita da Covid, 32 anni - L'età mediana dei casi diagnosticati nell'ultima settimana è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa. La circolazione avviene con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si conferma il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all'estero) osservato nelle settimane precedenti.
Rezza: focolai da rientri aree turistiche - "I casi di Covid-19 in Italia aumentano per la quinta settimana consecutiva e l'Rt si assesta di poco sopra di 1. Ci sono molti focolai in diverse regioni italiane la maggior parte dei quali sono causati da rientri da aree turistiche". Lo ha detto il direttore Generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero. "Aumenta - spiega - di poco il carico ospedaliero e soprattutto non vediamo una congestione né a livello delle strutture sanitarie né delle terapie intensive. Del resto l'età delle persone colpite è intorno ai 30 anni, quindi piuttosto giovanile. Data la situazione bisogna continuare ad avere comportamenti prudenti, evitare assembramenti, mantenere il distanziamento fisico, lavarsi frequentemente le mani, usare le mascherine in luogo pubblico".
A Napoli chiuso il pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli Il pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli è stato chiuso a causa del numero di pazienti risultati positivi al test rapido sul Covid-19. Sarebbero una decina i pazienti giunti al nosocomio per patologie diverse. Il pronto soccorso sarà sottoposto a sanificazione e riaprirà quando le operazioni saranno completate.