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Covid, il governo verso la riapertura delle scuole il 7 gennaio | Presidente 118: "Alta mortalità? Pazienti restano troppo a casa"

In Campania firmata lʼordinanza che tiene chiusi gli istituti fino al 7/12, in Piemonte ok a recuperi giorni persi

Roma, nel bar spunta il cartello: "Vietato parlare di Covid"

In vista del nuovo Dpcm con le norme anti-Covid, il governo è orientato a riaprire le scuole il 7 gennaio. "La discussione è ancora aperta", spiegano fonti dell'esecutivo, specificando che una decisione definitiva non è stata presa. In Campania le scuole restano comunque chiuse fino al 7 dicembre mentre in Piemonte è stata rinnovata la Didattica a distanza per seconda e terza media. Il presidente del 118 spiega: "L'alta mortalità è legata al fatto che i pazienti rimangono troppo a casa". 

  • 28 nov

    Governo orientato ad aprire le scuole il 7 gennaio

    Tutti in classe dal 7 gennaio. E' l'orientamento prevalente nel governo, in vista del varo del nuovo Dpcm con le misure anti contagio da Covid. Nel vertice di venerdì notte Conte e i capi delegazione non hanno preso una decisione finale: "La discussione sulla scuola è ancora aperta", spiegano fonti dell'esecutivo. I ragazzi delle superiori dovrebbero tornare in classe solo all'inizio del nuovo anno, mentre a dicembre proseguirebbe per loro la didattica a distanza anche nelle zone gialle. 

  • 28 nov

    In Italia 26.323 nuovi casi e altri 686 decessi 

    In Italia ci sono 26.323 nuovi casi di coronavirus (mentre venerdì l'incremento di positivi era stato di 28.352 su 222.803 tamponi effettuati). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 686 decessi (contro gli 827 del giorno precedente) per un totale, da inizio emergenza, che arriva a 54.363. Sono 1.415 gli attuali positivi al Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, per un totale che arriva a 789.308. LEGGI QUI TUTTI I DATI 

  • 28 nov

    Scuola, Cirio firma ordinanza Dad medie: "Recupereremo giorni persi"

    Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha firmato l'ordinanza che conferma la didattica a distanza (Dad) per la seconda e terza media. "Dobbiamo avere buonsenso ed essere prudenti per non vanificare tutto il sacrificio fatto finora. Riportare a scuola tutti gli studenti del Piemonte è una assoluta priorità. Per cui voglio rassicurare chi giustamente è preoccupato - sottolinea il governatore - che i nostri figli possano essere penalizzati da una scuola vissuta a distanza: mi sono già confrontato con il direttore dell'Ufficio scolastico regionale e già lunedì lavoreremo insieme per rimodulare il calendario scolastico dell'anno in corso e recuperare dalla primavera, cessata l'emergenza, i giorni in presenza che sono stati persi". La disposizione resta in vigore fino al 23 dicembre.

  • 28 nov

    Presidente 118: alta mortalità legata al fatto che i pazienti rimangono troppo a casa

    "Quindici giorni fa ho contratto il Covid. Ho la polmonite interstiziale-alveolare, sono andato in sepsi, blocco della funzione renale, ho avuto un'alterazione importante del muscolo cardiaco. Da ieri sono negativo. Ho vissuto la malattia che curo nei pazienti". Lo afferma il presidente del 118 Mario Balzanelli, aggiungendo: "L'alta mortalità è correlata al fatto che intercettiamo troppo tardi i pazienti, li teniamo troppo a casa con terapie blande. Quando arrivano in ospedale il loro organismo è deteriorato".

  • 28 nov

    Campania, le scuole restano chiuse fino al 7 dicembre

    Le scuole restano chiuse fino al 7 dicembre in Campania, dove è ancora in vigore la zona rossa. In base alla situazione epidemiologica rilevata e dopo la riunione dell'unità di crisi, è stata ritenuta necessaria una proroga dell’attuale regime di didattica a distanza fino al 7 dicembre 2020. Il presidente De Luca pronto a firmare l'ordinanza. 

  • 28 nov

    Londra, manifestazione contro il lockdown: scontri con la polizia e arresti - FOTO

    Londra, manifestazione contro il lockdown: scontri con la polizia e arresti

  • 28 nov

    Medici Campania a De Luca: sistema sanitario regionale alla canna del gas

    "Quei 'farabutti' reggono da anni un sistema sanitario regionale alla canna del gas, a causa di veri farabutti che hanno violentato, distrutto, utilizzato la sanità come un bancomat". Così i medici campani - riuniti in dieci sigle sindacali - nella dura lettera al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per le dichiarazioni fatte nella sua diretta Facebook. "Quei farabutti - proseguono i sindacati - in questo stato di crisi si sono caricati sulle spalle la cura di migliaia di pazienti nonostante disservizi e disorganizzazione, pagando un prezzo altissimo. Quei farabutti rischiano ogni giorno, a causa della sordità congenita istituzionale, la vita sul campo e nonostante tutto ci sono e non si tirano indietro. Quei farabutti hanno lavorato fino ad oggi con un bavaglio a causa dei turni massacranti, del senso di impotenza e di frustrazione e dello spirito di abnegazione, ancor più che di decreti spazzatura. Per tali ragioni rigettiamo con forza e rabbia ogni illazione e accusa. Siamo stanchi di illazioni signor presidente De Luca, se ha prove di farabutti vada in Procura e sporga denuncia, noi ci costituiremo parte civile". 

  • 28 nov

    Toti: da domenica la Liguria entra in zona gialla

    "La Liguria da domenica entrerà in zona gialla ma questo non significa che la battaglia contro il virus sia finita. La curva del contagio continua a calare, la Liguria ha uno degli Rt più bassi d'Italia e se siamo arrivati a questo risultato è grazie ai sacrifici di tutti ma anche grazie al grande lavoro per tracciare il virus e assistere i liguri che affrontano la malattia a casa. Sono oltre 400 i pazienti curati a domicilio grazie alla telemedicina e all'aiuto della piattaforma che mette in collegamento medici di famiglia e infettivologi del San Martino. La battaglia non è finita, noi non abbassiamo la guardia, non fatelo neanche voi". Lo scrive su Facebook il presidente della Liguria, Giovanni Toti.

  • 28 nov

    Coronavirus, allarme Coldiretti: "Con ristoranti chiusi a Natale crack da 41 mld"

    La chiusura dei ristoranti nel periodo natalizio, tradizionalmente quello con il maggior afflusso di clienti, fa rischiare un tracollo da 41 miliardi al comparto. E' l'allarme lanciato da Coldiretti, che sottolinea che il taglio delle spese di fine anno a tavola rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani, che quest'anno scendono al minimo da almeno un decennio con un crac senza precedenti per la ristorazione. Il fatturato, a causa delle restrizioni dovute al coronavirus, è dimezzato (-48%) per una perdita complessiva, appunto, di quasi 41 miliardi di euro nel 2020. 

  • 28 nov

    In Francia cittadini protestano contro le chiusure delle piste da sci

    Centinaia di persone - 2.000 secondo gli organizzatori, 400 secondo la polizia - hanno manifestato a Gap, nel sud della Francia, contro la decisione del governo di tenere chiuse gli impianti nelle stazioni sciistiche per tutto il periodo delle feste. I partecipanti hanno risposto all'appello alla protesta lanciato da organizzazioni del settore nelle Alpi francesi. I manifestanti hanno sfilato fino all'Hotel de Ville (il municipio della città) senza incidenti, chiedendo l'apertura almeno dei ristoranti e dei locali pubblici nelle località di montagna. 

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