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Occhi puntati sui dati che arriveranno tra 15 giorni, saranno questi a determinare il ritorno o meno al lockdown
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Continua a scendere in Italia il numero dei malati di coronavirus e a poche ore dalla seconda fase di riaperture, i dati raccontano un ulteriore calo della curva epidemiologica, con un aumento dei contagi dello 0,3% in 24 ore: 225.435 il numero totale dei casi, 675 in più rispetto a ieri, mentre sale di 2.366 il dato dei guariti da Covid-19. Sono 145 le persone decedute in un giorno, 31.908 dall'inizio dell'epidemia
I dati dagli ospedali parlano di 762 i pazienti in terapia intensiva, 13 in meno di ieri, mentre è di 10.311 il numero dei ricoverati meno gravi. L'84% dei contagiati, 57.278 persone, è in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi, ma, nonostante l'aumento dei contagi tocchi il minimo da settimane, gli esperti invitano alla massima cautela, soprattutto in vista della ripartenza, quando sempre più incideranno i comportamenti individuali e il rispetto delle norme di igiene e distanziamento che ognuno applicherà.
"Foto" epidemiologica di 15 giorni fa - I contagi che vediamo oggi sono attribuibili alla riapertura del 4 maggio. Cosa succederà nei prossimi giorni sarà determinante. La possibilità di incontrare gli amici e la riapertura di ristoranti, bar, alberghi, stabilimenti, parrucchieri e negozi preoccupa chi segue dall'inizio l'andamento dell'epidemia. Una nuova crescita della curva dei contagi sarà pressochè inevitabile nelle prossime due settimane, ma l'importante è scongiurare nuove impennate tali da far salire sopra i livelli di guardia l'asticella dell'ormai noto indice R0, il cui valore, affinché l'epidemia continui a calare, non può superare 1.
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In tutta Italia proseguono i controlli delle forze dell'ordine sul rispetto delle norme anti-covid, con quasi 1.400 multati solo nella giornata di sabato e 7 denunce per falso, mentre il virus, seppure lentamente continua a viaggiare lungo la Penisola. In particolare, i casi attualmente positivi sono 27.430 in Lombardia, 10.239 in Piemonte, 5.656 in Emilia-Romagna, 4.041 in Veneto, solo per citare le aree più colpite, e proprio gli spostamenti tra Regioni rimangono per il momento ancora interdetti, se non per motivi di lavoro e necessita' o per tornare a casa. Il tutto con un nuovo modulo di autocertificazione che invece non sara' piu' necessaria per gli spostamenti nella regione di appartenenza.