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Coronavirus, boom di nuovi casi: +1.907 | 2.397 focolai attivi in Italia, il governo pronto a nuove zone rosse e restrizioni

Tra tutte le Regioni, solo la Basilicata fa registrare zero casi. Rapporto Iss: "Lʼepidemia peggiora, cʼè un rialzo dellʼetà mediana e siamo pronti a ulteriori misure"

Sono 1.907 i nuovi casi di coronavirus in Italia con 99.839 tamponi effettuati. Sono i dati forniti dal ministero della Sanità. Si registrano 10 vittime. Sul fronte ospedaliero si registra un calo delle terapie intensive (-4) ma un aumento dei ricoveri: +39. I guariti sono stati 853. Tra le Regioni coi dati peggiori troviamo Lombardia (224), Campania (208) e Lazio (193). Torna sul tavolo del governo la creazione di  nuove zone rosse e altre forme di restrizioni.

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Tra tutte le Regioni, solo la Basilicata fa registrare zero casi. Sotto le 200 unità anche a Liguria, (158), il Piemonte (127) e l'Emilia-Romagna (121).

 

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Report Iss: 2.397 focolai attivi in Italia, 698 nuovi "Focolai sono riportati nella quasi totalità delle province e tutte le Regioni e Province autonome hanno riportato almeno un nuovo focolaio nella settimana di monitoraggio". E' quanto emerge dal monitoraggio sul coronavirus a cura del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità relativo alla settimana 7-13 settembre. "Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 2.397 focolai attivi di cui 698 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la settima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2280 focolai attivi di cui 691 nuovi)". In Italia, si legge ancora nel rapporto, si osserva un "lento e progressivo peggioramento dell'epidemia, sebbene con un andamento più contenuto rispetto a quello osservato in altri Paesi europei".

 

"Pronti a ulteriori misure": ipotesi zone rosse e altre forme di restrizioni- Si conferma poi la presenza di "importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione locale" del coronavirus. "Al momento i dati confermano l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate ed essere pronti alla attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento". Le autorità raccomandano alla popolazione di prestare "particolare attenzione al rischio di contrarre l'infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate e durante periodi di permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione virale". Il governo ha quindi ripreso a ipotizzare la creazione di lockdown circoscritti o altre forme di restrizioni. Non è escluso che anche in Italia, come già avviene in Francia e in Gran Bretagna venga limitata la possibilità di incontrare altre persone fuori dal proprio nucleo familiare o dall'ambito lavorativo, impostando un limite a 6 (come stabilito Oltremanica) o dieci (come avviene in Francia).

 

Rialzo dell'età mediana - Nel nostro Paese si è inoltre registrato un rialzo dell'età mediana, che passa a 41 anni e il 35% dei nuovi contagi riguarda persone con un'età sopra i 50 anni. Ciò è probabilmente dovuto a una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all'interno della famiglia. Il tutto si riflette, riferisce l'Iss, "in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri".

 

Cinque Regioni e Provincia di Trento con Rt superiore a 1 - Nella settimana dal 7 al 13 settembre risultano essere cinque le Regioni con l'indice Rt superiore a 1, oltre alla Provincia autonoma di Trento (Rt 1.59). Sono la Liguria (Rt 1.32), la Puglia (Rt 1.13),  la Sicilia (Rt 1.08), il  Friuli (Rt 1.11) e la Calabria (Rt 1.07). Le regioni con l'Rt migliore sono: il Lazio (0,54), la Valle d'Aosta (0,61) e il Piemonte (0,69). La Lombardia è invece la Regione con il maggior numero di casi nel periodo monitorato (103.621), seguita da Piemonte (33.988), Emilia-Romagna (33.363),  Veneto (24.996), Lazio (13.416), Toscana (12.958), Liguria (11952). Le Regioni che hanno registrato il minor numero di casi sono il Molise (562), la Valle d'Aosta (1260) e la Calabria (1665).

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