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Coronavirus, Ariano Irpino blindata, il governatore della Campania chiude la "Città del Tricolle": troppi contagi

Per il diffondersi dei contagi, nuova ordinanza del presidente della Regione: su 37 contagiati in Irpinia, 21 sono della cittadina a confine con la Puglia. Nessuno può entrare o uscire. Chi trasgredisce è punito con lʼarresto fino a tre mesi. Popolazione in allarme.

Una città blindata. Quarantena per tutta la popolazione e divieto di entrata e uscita per il Comune di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Lo ha deciso con un'ordinanza il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, visto il rapido aumento dei contagi. "Si e' ritenuto indispensabile e urgente applicare una misura rigorosa per isolare il focolaio - ha dichiarato il governatore - chiediamo a tutti i cittadini di collaborare per il contenimento del contagio e quindi per il rispetto di questa e delle altre ordinanze".
 

 

I numeri del contagio  - E' stato il repentino diffondersi del coronavirus a determinare la chiusura dell'intera "Città del Tricolle", a ridosso tra la provincia di Avellino e quella di Foggia, comune di confine, dunque, tra la Campania e la Puglia. Su 37 contagiati in Irpinia (dove c'è stato anche già il primo morto) ben 21 sono residenti arianesi. Il commissario straordinario del Comune aveva già disposto la chiusura delle scuole e la riduzione del 50 per cento del trasporto pubblico ma per il governatore campano non basta. "In relazione alla messa in quarantena di Ariano Irpino - spiega De Luca - ho impegnato l'Asl di Avellino a sviluppare un'attività di monitoraggio e controllo intensa e straordinaria per i prossimi 15 giorni nei comuni vicini.

 

 

Le due ipotesi - La sensazione che si ha in queste ore, in attesa di una valutazione piu' puntuale e scientifica sui contagi, è che si stiano scontando due fenomeni. Il primo, è l'inizio di una ricaduta legata all'arrivo dalle aree piuù contagiate del Nord di migliaia di persone in maniera affrettata e non controllata. 370 persone sono già rientrate in Irpinia dalle cosiddette "zone rosse". La seconda causa è la presenza ancora oggi di comportamenti individuali assolutamente irresponsabili. Come è capitato ad Ariano, e come si è verificato in un altro paese dell'area a sud della Campania dove i membri di una comunità dopo aver dato vita a una loro cerimonia, hanno bevuto tutti dallo stesso calice, ritenendo forse di compiere un gesto mistico.

 

L'intervento del governatore - Secondo De Luca "è necessario in queste ore il massimo senso di responsabilità e anche il massimo rigore nei confronti di chi viola le regole elementari e gli obblighi di legge dettati dalle autorità sanitarie. Questo è un dovere verso i nostri concittadini ed è un atto di rispetto per tutto il personale medico e infermieristico del 118, impegnato in un lavoro straordinario da settimane.

 

"Niente panico" - Ad Ariano Irpino, tra gli abitanti, c'è molta preoccupazione. Un'auto munita di altoparlante ha percorso tutte le strade del territorio comunale per diramare avvisi e appelli alla popolazione. Ma il Presidente della Regione De Luca ha precisato: "Non c'è ad oggi alcun motivo di panico. La situazione in Campania rimane sotto controllo al netto di comportamenti irresponsabili e di episodi nazionali francamente evitabili".

 

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