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Corinaldo, il ragazzo sospettato di aver usato lo spray urticante in stato di fermo per droga

Il 15enne sarebbe stato identificato da alcune testimonianze. Inquirenti: "Seguiamo anche altre piste"

Corinaldo, il ragazzo sospettato di aver usato lo spray urticante in stato di fermo per droga - foto 1
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Ha un nome e un volto il ragazzino che, secondo alcuni testimoni, avrebbe spruzzato uno spray urticante all'interno della discoteca "Lanterna azzurra" di Corinaldo, nell'Anconetano, provocando il panico che ha poi portato alla morte di sei persone.

Il giovane ha solo 15 anni: a casa gli hanno trovato della droga ma nulla che al momento possa collegarlo a quanto avvenuto venerdì sera.

Subito dopo la tragedia diversi testimoni avevano riferito di una persona incappucciata che avrebbe spruzzato una sostanza che aveva reso l'aria irrespirabile. Sui social era anche circolata una foto di un ragazzo con un cappello e il volto coperto, con un appello: "Se qualcuno lo conosce deve parlare".

Minorenne in stato di fermo per droga - Il giovane è in stato di fermo per la droga trovatagli sabato mattina a casa, dove gli investigatori sono arrivati dopo averlo identificato solo in base alle testimonianze degli altri ragazzi che erano nel locale: non ci sono infatti né video in cui compare né immagini del momento in cui sarebbe stata utilizzata la bomboletta.

Nei suoi confronti non sono dunque stati fatti atti formali per quanto accaduto venerdì sera: non è stato sentito e il suo nome non è ancora iscritto nel fascicolo aperto dalla procura dei minori per omicidio preterintenzionale. Anche perché, è il ragionamento che fanno gli investigatori, non è ancora affatto una certezza che sia davvero stata utilizzata una bomboletta di spray.

Gli inquirenti: "Spray urticante non è l'unica pista" - Quella dello spray urticante, come hanno spiegato gli inquirenti, non è l'unica pista seguita. Alcuni testimoni hanno parlato di "un fumogeno" e non è ancora stata scartata la possibilità che "l'odore acre" sentito da tanti ragazzi sia stato provocato da una rottura dell'impianto che diffonde il 'fumo bianco', quello che viene utilizzato nelle discoteche per creare l'effetto nebbia. Solo quando saranno completati gli accertamenti tecnici, a partire proprio da quelli sulla bomboletta spray ritrovata nel locale, sarà possibile dire con certezza cosa ha provocato quella sensazione urticante.

Una 15enne esce dal coma, stabili gli altri - Una 15enne, tra i feriti gravi, è uscita dal coma. I medici dell'ospedale Le Torrette di Ancona, dove è ricoverata, hanno spiegato che è in buone condizioni e ancora sotto osservazione nel reparto di terapia intensiva. La ragazza è confusa, assistita da uno psicologo, ma cosciente e ha chiesto di tornare a casa, ma, hanno spiegato i medici, "questo e' prematuro". Le condizioni degli altri sei restano stabili. Si tratta di giovani, tenuti in coma farmacologico, che potrebbero avere subito lesioni anche per mancanza di ossigeno. Stabili, tra gli altri, anche le condizioni di due ragazzi ricoverati in codice giallo, ma tenuti sotto stretta osservazione.

Il sindaco di Corinaldo: "Mi sento responsabile" - "Sento la responsabilità morale di quello che è successo". Lo ha detto il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, sottolineando come il primo cittadino di un comune sia "responsabile anche del livello culturale di una comunità e questa responsabilità la sento". Principi ha inoltre aggiunto: "Siamo tutti in po' corresponsabili: la materia della sicurezza, declinata in qualsiasi forma è un elemento culturale che dobbiamo tenere bene in considerazione". Il primo cittadino ha poi cloncluso che "le tre uscite di sicurezza codificate dal piano sicurezza c'erano. Il piano della sicurezza lo abbiamo ed è stato depositato: è uno strumento che va rispettato con parametri e quegli obblighi previsti e depositati nei vari uffici".