Conservatorio di Milano, "mazzette ai professori per superare gli esami": indagini
La Procura ha dato mandato alle forze dell'ordine di perquisire case e uffici di tre professori e due studenti cinesi

Il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano finisce al centro di un'inchiesta per corruzione.
Alcuni docenti si sarebbero fatti pagare in denaro, per favorire alle selezioni di ammissione ai corsi gli studenti disposti a pagare una "mazzetta" dell'ordine di migliaia di euro. La Procura ha dato mandato alle forze dell'ordine di perquisire case e uffici di tre professori e due studenti di nazionalità cinese di corsi di canto.
Quello di Milano è uno degli istituti di formazione musicale più grandi e prestigiosi d'Italia, con oltre 1.500 studenti iscritti provenienti da ogni Paese e 236 docenti che curano più di cento percorsi di studio.
Le indagini
Come riporta il Corriere della Sera, l'indagine del pm Giovanni Polizzi intende stabilire se alcuni professori hanno ricevuto pagamenti in denaro per favorire alle selezioni di ammissione ai corsi gli studenti disposti a sganciare una bustarella. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti alcuni studenti cinesi, per i quali dal 2009 esiste un apposito programma "Turandot", che consente a molti di loro di vivere in Italia per 11 mesi e preparare gli esami di ammissione alle Istituzioni di Alta formazione.
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