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A Roma la polizia ha scoperto un centro che si presentava come una comune struttura dedicata alla chirurgia estetica, dotata di sala operatoria e del personale medico necessario, ma che in realtà operava senza alcuna autorizzazione. La struttura era pubblicizzata su siti internet in lingua cinese e destinata esclusivamente a cittadini cinesi. Tra le procedure pubblicizzate figuravano mastoplastiche additive, liposuzioni e addominoplastiche, offerte dietro pagamento di somme rilevanti e con la possibilità di usufruire di un servizio di trasporto per i clienti.