Il caso dei "20-30 secondi"

Disposto processo d'appello bis per l'ex sindacalista accusato di violenza su una hostess, la Cassazione: "Se c'è violenza non conta il tempo di reazione"

L'uomo era stato assolto nei primi due gradi di giudizio perché la vittima aveva reagito troppo tardi

16 Giu 2025 - 15:54
 © ansa

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Il "ritardo nella reazione" della "vittima", ossia "nella manifestazione del dissenso", è "irrilevante" ai "fini della configurazione della violenza sessuale". E su ciò "la giurisprudenza è netta", perché la "sorpresa" di fronte all'abuso "può essere tale da superare" la "contraria volontà", ponendo la vittima nella "impossibilità di difendersi". Lo scrive la Cassazione che, dopo il ricorso del sostituto pg di Milano Angelo Renna, ha disposto, l'11 febbraio, un processo d'appello bis per un ex sindacalista accusato di abusi su una hostess e che era stato assolto perché, dicevano i giudici, lei in "20-30 secondi" avrebbe potuto opporsi.

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