Bruciarono lo striscione l'8 dicembre durante i festeggiamenti dell'Immacolata a Castellammare di Stabia
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Il gip di Napoli ha emesso un divieto di dimora per cinque persone (2 minorenni e 3 maggiorenni) per istigazione a delinquere aggravata da finalità mafiose. L'8 dicembre, per i festeggiamenti dell'Immacolata nel rione Savorito di Castellammare di Stabia (Napoli), bruciarono, davanti alla folla, un manichino con un cappello delle forze dell'ordine e uno striscione con la scritta "Così devono morire i pentiti, abbruciati".
L'attività investigativa è stata avviata subito dopo gli avvenimenti della notte dell'8 dicembre. L'episodio è avvenuto nel quartiere della periferia stabiese, noto come "Aranciata Faito", zona abitata dalla famiglia Imparato e conosciuta come i "Paglialoni", fiancheggiatori del clan D'Alessandro.
Lo striscione era un chiaro segnale intimidatorio nei confronti dei collaboratori di giustizia. Ma anche un messaggio di solidarietà verso il clan D'Alessandro colpito, pochi giorni prima, da una misura cautelare per reati sul territorio ricostruiti anche grazie alle testimonianze rese da alcuni pentiti.