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Delitto di Avellino, i fidanzati non rispondono al gip

Giovanni Limata e la 18enne Elena Gioia sono accusati dell'omicidio di Aldo Gioia, padre della ragazza. L'uomo era contrario alla loro relazione

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Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere il 23enne Giovanni Limata e la 18enne Elena Gioia, i fidanzati di Avellino accusati dell'omicidio di Aldo Gioia, padre della ragazza che si opponeva alla loro relazione. L'uomo è stato ucciso con sette coltellate dal compagno della figlia mentre dormiva sul divano. Durante l'udienza di convalida degli arresti, i legali dei due giovani hanno notificato al gip di Avellino la decisione dei loro assistiti. 

La vittima (nella foto) è stata sorpresa nel sonno, addormentato sul divano davanti alla televisione dopo cena. Il fidanzato della figlia, secondo l'accusa, avrebbe sferrato contro di lui sette coltellate. L'uomo è stato poi lasciato agonizzante in un lago di sangue.

 

 

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile di Avellino, la coppia avrebbe avuto intenzione di massacrare anche la madre e la sorella di lei, ma qualcosa è andato storto perché le due donne, che erano in altre stanze, hanno sentito dei rumori e hanno scoperto quello che stava accadendo.

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