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Caivano, speronata dal fratello perché ha una relazione con un trans: giovane cade dallo scooter e muore | "Era infettata"

Lʼuomo non sopportava più quella che per lui era una "vergogna". Ora è in carcere con lʼaccusa di omicidio preterintenzionale

All'inizio si era pensato a un incidente, ma poi le indagini hanno portato a ben altro. Michele Antonio Gaglione, 30 anni, ha ucciso la sorella diciottenne speronando il suo scooter e ha pestato a sangue il compagno trans della ragazza ferito dopo essere caduto dalla moto. Il motivo? Non sopportava più quella che per lui era una "vergogna", ovvero la relazione sentimentale tra i due. La tragedia è avvenuta a Caivano, in provincia di Napoli. L'uomo è stato arrestato. 

Maria Paola Gaglione, 18 anni, e il suo compagno transessuale Ciro avevano una relazione stabile, cementata da qualche anno di convivenza. Per Michele Antonio però, riporta il Mattino, quella storia d’amore, mai nascosta ma nemmeno sbandierata a tutti i costi, vissuta come normale quotidianità di affetti e passione, era insopportabile. E cosi l’altra notte ha deciso che servisse loro una lezione, ha inforcato il suo scooter e ha seguito Maria Paola e Ciro che a bordo della loro moto erano in viaggio da Caivano ad Acerra.

 

"Volevo darle una lezione, non ucciderla. Ma era stata infettata" Con una improvvisa accelerata, ha raggiunto lo scooter dei due tamponandolo con violenza. L’improvviso urto ha fatto sbandare il mezzo, che è uscito di strada per poi impattare contro la recinzione di un campo. Sul posto dell’incidente sono giunti i carabinieri della caserma di Acerra, che hanno fermato Michele Antonio Gaglione e chiamato l’ambulanza del 118. Ma per Maria Paola non c’era più nulla da fare. Il compagno è stato invece portato alla clinica Villa dei Fiori di Acerra. Le sue condizioni fisiche non sono gravi, ma resta il devastante stato di shock nervoso ed emotivo. Davanti ai militari Gaglione, ora in carcere con l'accusa di omicidio preterintenzionale e violenza privata aggravata da omofobia, ha confessato. "Volevo darle una lezione, non ucciderla. Ma era stata infettata", ha detto agli inquirenti. 

 

La mamma di Ciro: "E' un omicidio" - Su Facebook, subito dopo la tragedia, la mamma di Ciro ha gridato tutto il suo dolore, accusando apertamente Antonio "di aver commesso deliberatamente un omicidio perché non sopportava che la sorella frequentasse un uomo trans. I figli si accettano così come vengono. Paola riposa in pace".

 

La famiglia: "Michele non ha speronato la sorella" - "Michele era uscito per convincere la sorella Maria Paola a rientrare a casa ma non l' ha speronata, è stato un incidente". È questa la versione dei fatti fornita dalla famiglia di Maria Paola e Michele Antonio Gaglione e riportata dal parroco del Parco Verde di Caivano don Maurizio Patriciello.

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