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Bimba morta in piscina a Benevento, autopsia: è stata violentata

Il corpo della piccola, morta per asfissia da annegamento, trovato nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino. La madre: "Eʼ sempre davanti ai miei occhi". Il papà: "Chiedo giustizia rapida"

Maria Ungureanu, la bimba di dieci anni morta in provincia di Benevento è stata violentata ed è morta per asfissia da annegamento.

E' l'esito dell'autopsia. Il corpo della piccola, nudo, era stato trovato nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino. Per la vicenda è indagato un 21enne romeno accusato di omicidio e violenza sessuale. Dagli atti investigativi è emerso che la bambina è annegata perché non sapeva nuotare.

Gli accertamenti degli inquirenti hanno inoltre evidenziato che, diversamente da quanto riferito in precedenza, gli indumenti della piccola non erano stati riposti in maniera ordinata ai bordi della piscina. Per quanto riguarda la violenza sessuale, per stabilire a quando risale sarà necessario attendere i risultati dei test eseguiti durante l'esame necroscopico.

Nessuna escoriazione sul corpo - Non presenta escoriazioni o contusioni il corpo di Maria. Quindi - secondo gli investigatori - entrando in acqua la bimba non ha toccato né il fondo della piscina, né le pareti.

L'indagato si difende: "Per me era una sorella" - "Sono innocente, non avrei mai potuto farle da male, per come era come se fosse una sorella", ha detto Daniel, il giovane di 21 anni indagato per la morte della piccola, alla presenza del suo avvocato difensore, Giuseppe Maturo. Daniel è tra le ultime persone ad aver visto Maria, con la quale avrebbe fatto un giro in macchina fino alla vicina Telese. Poi i due sarebbero tornati a San Salvatore Telesino e la piccola, che faceva la chirichetta ed era molto conosciuta in paese, si è recata in parrocchia per prendere parte ai festeggiamenti di Sant'Anselmo (poi sospesi per un improvviso temporale) dove è stata vista da diverse persone.

La madre: "Maria è sempre davanti ai miei occhi" - "Non ci posso credere, ce l'ho sempre davanti ai miei occhi". Sono queste le parole che Andrea, la mamma della piccola, continua a ripetere alle decine di conoscenti ed amici. La bambina viveva a San Salvatore Telesino, con i genitori (papà operaio, mamma badante), entrambi romeni stabilitisi da tempo in Italia. Dopo la diffusione del risultato dell'autopsia, un centinaio di persone si è raccolto davanti all'abitazione dei genitori della piccola, per esprimere loro il dolore e la solidarietà di San Salvatore Telesino. Presente anche il sindaco del paese, Fabio Romano.

Il papà della bimba: "Chiedo giustizia rapida" - "Se mia figlia è stata stuprata e uccisa chiedo una giustizia rapida", ha detto Mario Ungureanu, il papà della piccola. "Credo nella giustizia italiana: se volessi farmi giustizia da solo finirei in galera lasciando sola mia moglie", ha aggiunto ricordando Maria e il suo sorriso che quando "tornavo a casa la sera mi riempiva di gioia e mi faceva passare ogni dolore".

Parlando del giovane indagato, il papà di Maria ha affermato: "Lo conosco da due anni, ha frequentato la mia casa e spesso mangiava con noi. Per questo motivo, quando i carabinieri mi ha detto che domenica pomeriggio avrebbe voluto telefonare per avvisarmi che Maria, dopo la celebrazione della messa, era andata con lui a Telese, mi sono gelato. Se eri amico mio, gli ho detto, perché non l'hai fatto? Non hai pensato che fossi preoccupato?".