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Riace, il sindaco Lucano resta ai domiciliari: da legali no richiesta rilascio

Il pm di Locri: "Sistema Riace? Rovinato dal primo cittadino, non da me. Lʼinchiesta la conduco da quando cʼera il governo precedente"

Riace, il sindaco Lucano resta ai domiciliari: da legali no richiesta rilascio - foto 1
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Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, arrestato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, resta agli arresti domiciliari.

Dopo l'interrogatorio di garanzia, infatti, i suoi difensori non hanno presentato al gip alcuna istanza di rimessione in libertà. Gli avvocati dovrebbero invece rivolgere questa richiesta direttamente al Tribunale della libertà la prossima settimana.

A Lucano il gip non ha imposto alcuna prescrizione se non quella di non potersi allontanare dalla propria abitazione. Si spiega in questo modo il fatto che Lucano, quando è giunto al palazzo di giustizia di Locri per l'interrogatorio di garanzia, ha potuto parlare con i giornalisti. "Non ho nulla da nascondere - aveva dichiarato subito dopo l`interrogatorio -, mi accusano di un reato di umanità".

Gli inquirenti accusano Lucano di una serie di reati come il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e il "fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti". Accuse che Lucano ha contestato con forza, soprattutto quella riguardante i matrimoni di "comodo".

Il pm di Locri: "Sistema Riace? Rovinato dal sindaco, non da me" - "Il reato di umanità? Nel codice non l'ho trovato. Non è che quando si commette un reato per motivi di particolare valore morale e sociale un reato non è più tale, sempre reato resta". Così a La Zanzara, su Radio 24, il pm di Locri, Luigi D'Alessio, sul caso del sindaco di Riace. "Le leggi - ha detto - non possono essere eluse perché lo avrebbe fatto per motivi umanitari, che poi è tutto da vedere". In merito alle polemiche suscitate dal fascicolo, ha chiarito: "Questa inchiesta la conduco da quando c'era il governo precedente. Non accetterei condizionamenti da nessuno".

La Procura di Locri, intanto, ha annunciato che farà ricorso al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria per chiedere ai giudici di valutare le contestazioni a carico di Lucano che non sono state prese in considerazione dal gip tra cui associazione per delinquere, concussione, truffa aggravata, abuso d'ufficio a malversazione.