Hanno perso il figlio per un debito di 10 euro e ora ai microfoni di Tgcom24 la mamma e il padre urlano tutta la loro rabbia contro il coetaneo assassino: "Chi me lo ridà?"
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"Chi mi chiama più mamma mia? Avevo un figlio solo". Non ha più lacrime la mamma di Marco Gentile, il 18enne di Catanzaro accoltellato a morte alla gola da un coetaneo, Nicolas, per un debito di droga di pochi euro, e urla ai microfoni di Tgcom24 tutto il suo strazio misto a rabbia: "Chi mi ridà mio figlio? Deve morire anche lui". L'aggressore, identificato dalla polizia, era fuggito ma poi è stato fermato: secondo la Procura ha agito con "una violenza inaudita".
"Nessuno mi chiama più mamma mia: avevo un figlio solo e me lo ha ammazzato; l'ho cresciuto con tanti sacrifici, era sempre sorridente e aveva una grande educazione; amava il calcio e i viaggi", continua mamma Anna nel ricordo di Marco; e lo invoca, "Vita mia", tra un racconto e l'altro.
"E' una cosa assurda quella che è successa ed è inutile che mettono in prigione l'assassino - aggiunge. - Lui deve morire, deve morire pure lui come Marco o peggio, se no lo ammazzo io e poi vado da Marco. Figlio mio, aspettami, arrivo".