Calabria, a Melito di Porto Salvo (RC) arrivano i medici cubani: "La nostra è missione umanitaria"
A "Mattino Cinque" gli specialisti assunti per un anno a causa della mancanza di personale sanitario nella Regione
Sono 50 i primi medici cubani che hanno preso servizio nei diversi ospedali in Calabria a causa della mancanza di personale sanitario locale. Gli specialisti sono arrivati il 28 dicembre in base alla convenzione sottoscritta lo scorso agosto dal presidente della Regione e commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto con la società dei medici cubani. "La nostra è una missione umanitaria", spiega uno di loro - in servizio nell'ospedale Tiberio Evoli di Melito di Porto Salvo (RC) - ai microfoni di "Mattino Cinque".
"Oggi è il nostro primo giorno di lavoro - racconta un'altra dottoressa, specializzata in medicina d'urgenza - sta andando tutto molto bene e i medici calabresi sono meravigliosi. Questa rappresenta per noi un'ottima esperienza, per aiutare la sanità calabrese".
Il personale cubano rappresenta una risorsa importante per molti dei reparti degli ospedali sul territorio che in alternativa rischierebbero di chiudere. Lo spiega Francesco Zimmitti, il direttore del nosocomio che dichiara: "Qui il reparto di ortopedia rischiava di chiudere, ma in generale i colleghi cubani sono una grande risorsa per noi: sono stati una boccata di ossigeno. Sono affiancati dai nostri colleghi - continua - si sono integrati subito anche perché riusciamo a comprenderci senza grandi difficoltà", conclude.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali