Cagliari, non vaccinata si presenta al lavoro in ospedale: arrivano i carabinieri
Si tratta del primo caso in Sardegna di dipendente rimandato a casa dopo la sospensione per mancato vaccino
Nonostante la sospensione per la mancata somministrazione delle due dosi di vaccino, sabato, un’operatrice socio sanitaria si è presentata al lavoro in reparto all'ospedale Brotzu di Cagliari. Un suo superiore le ha detto di abbandonare la corsia, ma la dipendente ha fatto capire di non avere nessuna intenzione di muoversi. A quel punto, i vertici dell'azienda sono stati costretti a chiamare i carabinieri, i quali hanno intimato alla lavoratrice di lasciare l’ospedale. Questa volta la dipendente ha accolto l’invito.
E' il primo caso in Sardegna - Si tratta del primo caso in Sardegna di dipendente rimandato a casa dopo la sospensione per mancato vaccino.
La procedura - La procedura ormai è scattata: l'Ats ha inviato agli ospedali l'elenco dei dipendenti non vaccinati. E dalle direzioni sanitarie stanno arrivando nelle case dei lavoratori le lettere di sospensione senza retribuzione. Il provvedimento è valido sino al 31 dicembre, ma resta salva la possibilità di interrompere lo stop sottoponendosi alla doppia dose di vaccino. Solo una volta dimostrato di aver concluso il ciclo, il dipendente potrà tornare al lavoro. Complessivamente sono circa 750 gli operatori sanitari che dovrebbero essere destinatari del provvedimento di sospensione.
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