Il 6 agosto, l'insetto si era infilato nella sua auto gli aveva causato uno shock anafilattico
È stata dichiarata la morte cerebrale per un 60enne, Alessandro Bologna, che il 6 agosto era stato ricoverato in Rianimazione all'ospedale Maggiore di Bologna dopo essere stato punto da un calabrone. L'insetto si era infilato nella sua auto e gli aveva causato uno shock anafilattico.
L'uomo, titolare di un b&b nel Bolognese, fin da subito era in condizioni gravissime per lo shock anafilattico.
Per aiutare l'imprenditore e la moglie due amiche avevano lanciato, sulla piattaforma GoFundMe, una raccolta fondi ribattezzata "Un aiuto ad Angela e Alessandro". "Non potevamo rimanere con le mani in mano - si legge sulla piattaforma online - e abbiamo deciso di aiutare la coppia con una raccolta fondi. Questa causa ci sta molto a cuore perché purtroppo in questo momento Angela ha necessità di un sostegno economico e di tutto il nostro aiuto".
Alla luce di quanto accaduto, si legge ancora, "Angela ha dovuto sospendere l'attività del b&b: le lunghe giornate che dovrà trascorrere in ospedale per stare accanto ad Alessandro non permetteranno ad Angela di accogliere i turisti. Il b&b è la loro unica fonte di guadagno". Da qui l'invito a sostenere con una donazione: "Il contributo anche piccolo può fare la differenza e permettere ad Angela di stare vicino ad Alessandro, alleggerendola dal pensiero delle spese economiche. Nessuno si sarebbe immaginato quello che è successo, la loro era una vita normale, felice, avevano fatto tanti sacrifici per realizzare il loro posto del cuore...".
È stata proprio una delle due amiche che avevano lanciato la raccolta fondi a spiegare, in un messaggio sui social, che venerdì 15 agosto gli esami sull'imprenditore hanno concluso per la morte cerebrale.