L'edizione 2025 del documento di Ferragosto rivela un calo del 9% dei reati, flussi migratori stabili e rimpatri in aumento. Cresce anche la vigilanza su terrorismo e cybersicurezza, più controlli su scuole e spiagge
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Il nuovo dossier del Viminale, diffuso in occasione del Ferragosto, fotografa un Paese in cui il numero complessivo dei reati è in calo ma dove restano alcune emergenze. In particolare, crescono i casi di stalking, mentre le violenze di genere mantengono numeri stabili. Parallelamente, il tema migratorio continua a essere centrale, con arrivi leggermente in aumento rispetto allo scorso anno, ma con un’intensa attività di blocco delle partenze e dei rimpatri.
Nei primi sette mesi del 2025 gli omicidi volontari con vittime di sesso femminile sono stati 60, in lieve calo rispetto ai 61 dello stesso periodo del 2024. In aumento, invece, le uccisioni avvenute per mano di partner o ex partner: da 33 a 38 casi, pari a un incremento del 15,1%. Ma il dato che più colpisce è quello degli ammonimenti del questore: da gennaio a luglio sono stati 7.571, con un balzo del 70,6% rispetto allo scorso anno. Tra questi, quelli per stalking sono passati da 1.479 a 2.731, con un incremento dell’84,6%, segno di un fenomeno in costante espansione. Ad oggi, sul territorio nazionale risultano attivi 12.192 braccialetti elettronici, di cui quasi la metà — 5.929 — destinati a prevenire nuovi episodi di stalking.
Sul fronte della criminalità generale, il Viminale registra un calo complessivo dei reati del 9%, con diminuzioni rilevanti per furti (-7,7%), rapine (-6,7%) e violenze sessuali (-17,3%). Restano però in controtendenza gli omicidi, che segnano un +3,4% passando da 178 a 184.
Nei primi sette mesi e mezzo del 2025, gli sbarchi sono stati 38.568, in lieve aumento (+2,1%) rispetto ai 37.756 dello stesso periodo del 2024. Parallelamente, le partenze bloccate da Libia e Tunisia ammontano a oltre 40mila. I rimpatri sono cresciuti del 12,1%, passando da 3.088 a 3.463, mentre le richieste di asilo sono diminuite del 22%, con un netto aumento (+58,3%) dei provvedimenti di diniego.
Il dossier segnala un calo del 21,7% negli attacchi informatici contro infrastrutture critiche, passati da 7.263 a 5.685 nei primi sette mesi dell’anno. Diminuiscono anche le persone indagate per questi reati. In controtendenza, crescono del 56,3% gli interventi di contrasto alle minacce informatiche con finalità antiterroristica e raddoppiano le indagini a carico di sospetti legati a questo tipo di attività. Stabili i numeri relativi a pedopornografia, frodi informatiche e truffe online.
Il Viminale sottolinea anche l’impegno sul fronte della sicurezza in contesti sensibili come scuole e località balneari. Per l’anno scolastico 2024-2025 sono stati stanziati 1,5 milioni di euro destinati al rafforzamento dei controlli antidroga nei pressi degli istituti, con l’installazione di sistemi di videosorveglianza, l’assunzione temporanea di agenti di polizia locale e la realizzazione di campagne informative. Sul fronte delle “spiagge sicure”, l’estate 2025 ha visto coinvolti 50 comuni in progetti per il contrasto all’abusivismo commerciale e alla vendita di prodotti contraffatti, con un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro e contributi fino a 30mila euro per singolo intervento.