Due slavine hanno seminato la morte nel Bresciano e nel Reggiano. Tre persone sono state travolte nel pomeriggio nella zona del Mortirolo, in Valcamonica, durante un'escursione con le ciaspole. I tre sono stati recuperati in condizioni gravissime ma sono deceduti poco dopo. Una massa di neve si è abbattuta anche su due scialpinisti a Cusno provocando la morte di entrambi.
L'incidente più grave è avvenuto sul passo del Mortirolo, in Valcamonica, verso le 16. Gli uomini del Soccorso Alpino e gli elicotteri del 118 di Brescia e Sondrio hanno recuperato i tre dispersi con gravi sintomi di ipotermia. Purtroppo, però, tutti gli sforzi per salvarli, sono risultati vani. Tra le vittime della valanga caduta al Passo del Mortirolo, c'è anche un esponente della politica locale: si tratta di Enzo Riganti, del '48, consigliere comunale Udc a Treviglio (Bergamo) e candidato sindaco alle elezioni del 2011 del suo paese. Morti con lui altri due esclursionisti di Treviglio: Angelo Lazzarini, 68 anni, e Giuseppe Parigi, 47. I tre, in compagnia di un quarto amico che si è salvato, erano impegnati in una ciaspolata.
L'altro episodio è accaduto nella mattinata al Passone, nei pressi della cima del Monte Cusna, nell'Appennino reggiano. Le due vittime erano in compagnia di un amico, scampato alla slavina, che aveva dato l'allarme. I tre erano in gita con scarponi e racchette da trekking e stavano percorrendo un sentiero Cai, diretti al rifugio Battisti, che si trova a 1.761 metri di quota. L'allarme era scattato poco dopo le 10, in località Pian Vallese nei pressi del monte Passone, dopo la slavina sul versante rivolto a Villa Minozzo. Le vittime sono il 49enne Marco Balbarini, di Maranello (Modena) e l'amico Andrea Costi, 34 anni.