cronaca

Napolitano, "serve prevenzione"

22 Nov 2010 - 17:33

Il ricordo del terremoto dell'Irpina e "le sempre più frequenti calamità" naturali, devono spingere "a sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione", nonchè "un' azione di vigilanza e controllo del territorio e dell'ambiente". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del trentennale del terremoto dell'Irpinia, ai Presidenti della Regione Campania, Basilicata e della Puglia.

Ai governatori Stefano Caldoro, Vito De Filippo e Nichi Vendola, il presidente chiede loro di rendersi interpreti del cordiale saluto agli Amministratori delle comunità colpite e a tutti coloro che prenderanno parte ai diversi momenti evocativi.

"La memoria del catastrofico terremoto del 23 novembre 1980 che sconvolse vaste aree della Campania e della Basilicata, interessando anche alcuni Comuni della provincia di Foggia - scrive Napolitano - suscita ancora profonda emozione per l'immane tragedia che segnò le popolazioni e stravolse l'assetto sociale ed urbanistico del territorio".

"Le manifestazioni organizzate nella ricorrenza del 'trentennalè - prosegue la lettera - costituiscono una importante occasione per ricordare le quasi tremila vittime, le migliaia di feriti, le sofferenze e i gravi disagi, protrattisi nel tempo, per i circa trecentomila senzatetto. La ricorrenza è anche occasione per ricordare l'opera di tutti coloro che accorsero, con straordinario slancio di solidarietà, da tutte le parti del paese, per prestare i primi soccorsi, affiancando lo sforzo dei Corpi dello Stato. Di fronte a quel drammatico evento si manifestò la generosa mobilitazione della Comunità internazionale, di Regioni, di Provincie e di Comuni che 'adottaronò singole realtà colpite per accompagnarle nel difficile percorso del recupero di condizioni di normalità".

"Le disastrose conseguenze degli eventi sismici e dei sempre più frequenti eventi calamitosi - conclude il Presidente della Repubblica - impongono alle Istituzioni, nazionali e locali, e alla comunità scientifica di rinnovare il responsabile impegno a sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione cui far corrispondere una costante e puntuale azione di vigilanza e controllo del territorio e dell'ambiente".

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