cronaca

Vigile urbano? Tutti bocciati

19 Nov 2010 - 12:18

Una prova preselettiva sui generis: 2560 domande, 1564 candidati e zero ammessi E’ il risultato del concorso per vigile urbano bandito dal comune di Manfredonia, in provincia di Foggia. Sessanta quesiti di cultura generale a risposta multipla che hanno lasciato la commissione basita: nessuno degli ‘esaminandi’ ha superato il punteggio minimo.

Insomma, il monte Cervino (Valle D’Aosta) dove si trova? Certamente in Abruzzo, almeno stando alle risposte dei concorrenti. E se qualcuno volesse osare chiedere il giorno del genetliaco, per carità, meglio scappare visto che, a quanto pare, si tratta di una grave malattia. Se poi dovesse venire in mente di adoperare l’aggettivo inoppugnabile, il consiglio è abbandonare l’idea: se ne vedrebbero delle belle. Eppure rassicura il sindaco Angelo Riccardi, “i questionari erano stati predisposti da un'azienda leader del settore e rientravano nella media”. Ma evidentemente c’è stato un errore di valutazione.

Su 1564 candidati alle prova preselettiva per vigile urbano, tutti bocciati. Che è successo?
“Nessuno ammesso è vero. La prova che hanno affrontato i candidati era seria, trasparente, ma accessibile. I test, tutti di cultura generale, rientravano nella media”.

Eppure la commissione non è riuscita a promuovere nessuno…
“Nel bando abbiamo detto chiaramente che questa prova preslettiva sarebbe stata fatta su argomenti generici, ma c’è stato un problema di informazione, diciamo così”.

In che senso? I candidati sono arrivati totalmente impreparati?
“Abbiamo notato che nelle librerie di Manfredonia sono andati a ruba i manuali tecnici, quelli in pratica che sarebbero serviti per la seconda prova. E invece i candidati dovevano prepararsi su altro”.

E’ rimasto sorpreso da questo risultato?
“Sì, ma mi sono dato un paio di spiegazioni”.

Diceva della disinformazione… E poi, cos’altro?
“Parlo di sensazioni, sia chiaro. Ma su questo concorso ci sono state molte maldicenze: si diceva che fosse taroccato, che i vincitori già avevano un nome e così via”.

I soliti raccomandati insomma…
“Esatto, soprattutto al Sud è difficile sconfiggere questa forma mentis, e invece le assicuro che non è andata così”.

 E com’è andata?
“Il bando è pubblico, pulito, senza padrini e sponsor e questo è il risultato. In molti, le ripeto, credevano che fosse una farsa e sono arrivati così, senza preparazione, convinti di poter trovare il politico di turno che li sistemasse. E altri, invece, credevano che le domande girassero il giorno prima in modo da potersi preparare ad hoc, e invece avevano torto tutti.”

E ora quei venti posti liberi che fine faranno?
“Presto avvieremo le procedure per bandire un altro concorso, trasparente come questo”

Manuela D'Argenio

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