I giudici della Corte d'assise di Brescia hanno assolto tutti i cinque imputati del processo per la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974, in cui morirono otto persone e oltre 100 rimasero ferite. Per l'assoluzione la Corte ha fatto riferimento all'articolo 530 comma 2 assimilabile alla vecchia insufficienza di prove. Per l'ex ordinovista Delfo Zorzi che vive in Giappone è stata revocata la misura cautelare.
La Procura di Brescia, dopo l'inchiesta cominciata nel '93 e un dibattimento durato circa due anni, aveva chiesto l'ergastolo per gli ex ordinovisti veneti Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi, per il collaboratore dei servizi segreti Maurizio Tramonte e per il generale dei carabinieri Francesco Delfino. Per l'ex segretario dell'Msi Pino Rauti era stata chiesta l'assoluzione.
I giudici, dopo una camera di consiglio durata esattamente una settimana, hanno assolto tutti gli imputati e disposto il non luogo a procedere per Maurizio Tramonte, per intervenuta prescrizione in relazione al reato di calunnia.
Il sindaco di Brescia: "Mi sento impotente"
Provo un "sentimento di impotenza" per la città di Brescia dopo la sentenza con la quale sono stati assolti i cinque imputati per la strage di Piazza della Loggia. "Un sentimento di impotenza perché la città voleva due cose: verità e giustizia - ha detto il sindaco di Brescia, Adriano Paroli - ma non si è riusciti a raggiungerle". "La città - ha aggiunto - continuerà comunque a cercare verità e giustizia".