cronaca

"Mai promesso permessi a immigrati"

16 Nov 2010 - 13:23

Dopo la conclusione della protesta di 17 giorni, da parte di quattro immigrati, intervengono le autorità. "Mente chi dice che agli immigrati occupanti la gru è stato promesso il permesso di soggiorno a prescindere dalla posizione giuridica dei singoli". Sono le parole del prefetto di Brescia, Narcisa Brassesco Pace. La loro posizione seguirà l'iter amministrativo e il "prefetto non ha il potere di modificarla", aggiunge Brassesco Pace. 

Parlando della loro posizione il prefetto ha detto: "Per definire quest'ultima, gli stessi dispongono di un collegio difensivo che comunque non può bloccare l'iter amministrativo che seguirà inevitabilmente il suo corso, poiché la legge è tale fino a prova contraria, ed il prefetto non ha il potere di modificarla".

"Per quanto attiene alla proposta elaborata da Diocesi, Cgil e Cisl assicuro - aggiunge il prefetto - come ho già detto ai diretti interessati, che verrà sottoposta al vaglio del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, nella prossima seduta".

Forse solo uno avrà il permesso
Dopo la discesa a terra di Jimi, Aroun, Sajad e Rachid, i quattro immigrati che per diciassette giorni hanno vissuto a 35 metri di altezza sulla gru nel cantiere Metrobus di Brescia per protestare contro "la sanatoria-truffa", si cominciano a delineare le loro posizioni. Soltanto Rachid forse potrà ottenere il permesso di soggiorno in quanto la cui pratica è al vaglio delle autorità. Sajad, il pachistano, con precedenti ostativi alle spalle, rischia l'espulsione. Per Jimi e Aroun, la domanda è ancora in esame ma, in base alle prime informazioni, difficilmente avrà esito positivo.

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