cronaca

Sabrina: "Io più brava di papà"

06 Mar 2011 - 00:22

"Papà ha confessato, io sono stata più brava di lui''. E' quanto avrebbe detto Sabrina a un'amica di famiglia la sera del 6 ottobre, dopo aver appreso dalla tv che il padre, Michele Misseri, aveva confessato di aver ucciso Sarah. La testimonianza è contenuta nella documentazione depositata dalla Procura al Tribunale del riesame di Taranto. I legali di Sabrina ritengono questa testimonianza non credibile.

Per gli inquirenti questa testimonianza è ritenuta un indizio importante sulle presunte responsabilità di Sabrina nell'omicidio di Sarah Scazzi. La sera in cui Michele Misseri, il papà di Sabrina, crolla sotto interrogatorio al comando provinciale dei carabinieri di Taranto e confessa il delitto, facendo ritrovare più tardi il cadavere della nipote, Sabrina è a casa con lo staff della trasmissione di RaiTre Chi l'ha visto? La ragazza non compare davanti alle telecamere ma esce in cortile. Lì, c'è un gruppo di persone curiose per la presenza delle telecamere. Tra queste una conoscente e cliente di Sabrina. Secondo la donna, la cugina di Sarah, le si è avvicinata e le avrebbe sussurrato nell'orecchio quelle parole.

La teste è la stessa persona che la mattina del 26 agosto, giorno della scomparsa di Sarah, mentre è in casa Misseri per un trattamento estetico, vede Sarah molto triste e le chiede il motivo, ma la quindicenne non le avrebbe risposto perché "fulminata - dice riferendo la scena agli investigatori - con lo sguardo da Sabrina".

Vito Russo ed Emilia Velletri, legali di Sabrina, non ritengono tuttavia credibile la dichiarazione perché gli stessi inquirenti avrebbero depositato un verbale in cui scrivono che la giovane nel momento in cui avrebbe pronunciato quelle parole si trovava in contrada "Mosca", il luogo dove è stato ritrovato il corpo della vittima. Per gli inquirenti, invece, queste nuove testimonianze hanno contribuito a rafforzare i riscontri esterni al racconto di Michele Misseri che ha accusato la figlia di essere l'unica autrice del delitto e ha affermato che lui si è occupato del successivo occultamento del cadavere.

"Orario delitto va anticipato"
L'orario dell'omicidio di Sarah Scazzi potrebbe essere anticipato di una ventina di minuti, forse anche di mezz'ora, rispetto a quanto ipotizzato finora. Il delitto potrebbe essere collocato, infatti, non più nell'arco di tempo tra le 14.28, quando dal cellulare della vittima parte uno squillo verso quello di Sabrina e le 14.42 quando arriva in auto in via Deledda, Mariangela Spagnoletti, l'amica con la quale entrambe si dovevano recare al mare. Ma potrebbe essere avvenuto tra le 14 e le 14.30.

L'ipotesi si basa anche sulla convinzione degli inquirenti che a effettuare lo squillo in realtà sia stata la stessa Sabrina, utilizzando il cellulare della cugina probabilmente nel tentativo di precostituirsi un alibi. E anche sul fatto che alle 14.35 Sabrina invia un sms a una cliente e quindi, sempre secondo questa ipotesi, non poteva essere allo stesso tempo impegnata a uccidere Sarah e ha trovato una soluzione per occultarne il corpo.

Infine la badante romena di casa Scazzi ha sempre detto di ricordare che Sarah quel pomeriggio è uscita di casa alle 14. La donna, anche stando a quanto affermato dalla madre di Sarah, sarebbe dotata di una buona memoria. E quindi per gli inquirenti sarebbe attendibile. Questa ricostruzione potrebbe essere contraddetta da quanto affermato da due fidanzati che hanno detto di aver visto Sarah vicino alla scuola nei pressi di casa di Sabrina alle 14.25.

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