I magistrati di Pinerolo (Torino) hanno messo sotto sequestro un asilo nido privato che ospita bimbi da sei mesi a tre anni, "Nel Paese delle Meraviglie", per maltrattamenti sui piccoli. I bambini venivano messi al buio per punizione e sembra che siano anche stati obbligati a rimangiare il cibo vomitato. Nei locali dell'asilo, dai quali i bambini non sono ancora stati portati via, hanno fatto irruzione i carabinieri. Tre donne sono state denunciate.
L'asilo che è situato in via Alliaudi assomiglia a un piccolo castello, ed è circondato da un giardino cintato, pieno di piante. L'indagine, secondo la stampa locale, è partita nel febbraio scorso dopo la denuncia di 4 inservienti del nido, che avrebbero anche girato alcuni video. I piccoli spesso venivano confinati in stanze al buio e tenuti da soli a lungo senza sorveglianza.
Filmati di piccoli tenuti al buio da soli
Brevi filmati di 10-12 secondi ciascuno, girati col telefonino, mostrano bambini chiaramente identificabili tenuti al buio, dentro un camino, dietro alle grate. Secondo gli investigatori, i bambini pià vivaci erano a volte lasciati da soli in stanze buie, compreso il bagno; venivano offesi con ingiurie; venivano colpiti con oggetti alla nuca e, in alcuni casi, erano costretti anche a mangiare il cibo che avevano appena vomitato. In alcuni casi, i bambini diventavano così aggressivi da litigare continuamente fra loro e, in un caso, una bambina ha morsicato un altro bambino sul viso.
Il sequestro è avvenuto per ordine del gip Alberto Giannone. Le tre donne denunciate che gestivano la struttura, invece, sono Francesca Panfili del 1974, Elisa Griotti del 1977, e Di Maria Stefania del 1982.
Bambini insultati e picchiati con oggetti
Secondo quando riportato dalla redazione torinese de La Repubblica, "negli ultimi mesi proprio perché si era diffusa la notizia che nell'asilo nido i bambini venivano maltrattati, 12 di questi erano stati ritirati". Ma non solo, per il gip dell'ordinanza "i bambini erano ripetutamente insultati e picchiati con oggetti sulla nuca". Le vessazioni sui minori erano immotivate e indistinte. Secondo il quotidiano online, una volta lasciati incustoditi, i piccoli "finivano per farsi male perché si aggredivano tra loro o in ragione della loro comprensibile incapacità di provvedere a se stessi".