cronaca

Sarah,Misseri:in garage con Sabrina

06 Mar 2011 - 00:14

Ecco i verbali dell'inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi

La mattina del 26 agosto 2010 mi sono alzato alle ore 3 circa, verso le 5,30 mi sono sentito al telefono con mio fratello Carmine con il quale devo recarmi in campagna per lavorare su incarico del proprietario. Mio fratello mi disse di acquistare due lattine di olio agricolo che servivano per effettuare il lavoro. Mi sono trattenuto in Avetrana fino alle 8,39.

Prelevato il prodotto, ho raggiunto mio fratello e con lui ho lavorato fino alle 13 oppure alle 12. Poi sono rincasato. Sono andato in cucina e ho pranzato.

In casa c’era Sabrina, non ricordo se fosse presente anche mia moglie. Dopo aver finito di pranzare è venuta mia figlia Sabrina per dirmi che era successo "un guaio in cantina".

Mi sono recato con lei in cantina e ho trovato il corpo esanime di Sarah.

Intorno al collo della ragazza c’era una corda attorcigliata più volte.

Non escludo che potesse essere una cintura anziché una corda.

Quindi in seguito ho prelevato il corpo della ragazza e l’ho portato dove poi è stato trovato.

Sospensione dalle 16,10 alle 17,04.

Ribadisco che dopo aver pranzato mi sono seduto sulla sedia a sdraio e mi sono addormentato. Quando sono rincasato ho trovato mia moglie, Sabrina e Sarah che pranzavano in cucina. Io ho pranzato nel cucinino.

Mentre dormivo sono stato svegliato da Sabrina che mi invitatava a seguirlo in garage perché era "successo un guaio".

Quando sono arrivata in garage ho visto Sarah con una cintura avvolta intorno al collo.

Ho detto a mia figlia: "Cosa hai fatto?".

E lei mi ha risposto alterata affermando: "Tanto mi dava fastidio".

Quindi dopo pochi minuti e dopo aver concordato con lei che mi sarei accollato la responsabilità della morte di Sarah, lei usciva perché stava arrivando Mariangela.

Mentre nascondevo il corpo di Sarah sentivo squillare il cellulare della stessa della cui presenza non mi ero ancora accorto.

Mentre lo prendevo cadeva la batteria.

Caricavo Sarah sulla mia autovettura Marbella e la portavo nel luogo dove è stata trovata.

In garage rimanevano le scarpe infradito della ragazza che Sabrina avrà nascosto.

Confermo l’episodio del vilipendio del cadavere di Sarah di cui ho parlato negli interrogatori precedenti e confermo anche l’episodio delle molestie sessuali verificate nei giorni precedenti della scomparsa di Sarah di cui ho parlato nei precedenti interrogatori.

Ritornato a casa da contrada Mosca sono andato a raccogliere i fagiolini. Dopodichè sono andato nei pressi della caserma dei Carabinieri e ho depositato il cellulare di Sarah e sono rientrato nella mia abitazione e alla sera ho visto di nuovo mia moglie e mia figlia.

Nei giorni successivi non ho chiesto a Sabrina il perché aveva compiuto quel gesto nei confronti di Sarah.

Mia moglie non ha mai saputo nulla sui fatti da me descritti.

Sabrina sapeva che il cellulare di Sarah lo avevo io e quello che ho fatto trovare il 29 era proprio quello di Sarah.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri