cronaca

Prostituzione, le due facce del web

09 Nov 2010 - 12:46

Facebook e i social network sono ormai un fenomeno di scala globale. Milioni di persone usano le realtà sociali virtuali come svago e divertimento per far conoscere agli amici storie, foto e racconti. Ma dal web arrivano anche casi di violenze e abusi. Da un lato, una storia di riscatto e di liberazione: è proprio grazie a Facebook che una ragazza 23enne è riuscita a scappare dal giro di prostituzione a cui l’avevano obbligata tre uomini. Dall’altro, una chat on line ha fatto scattare la trappola di orrore e di tormento per una sedicenne bolognese.

Una ragazza 23enne della provincia di Messina ha trovato il coraggio di raccontare anni di abusi e di minacce per uscire da un tormento lungo tre anni. Un incubo a cui tre uomini siciliani, della provincia di Catania e di Messina, l’avevano costretta, obbligandola perfino a prostituirsi. La Polizia Postale ha letto on line lo sfogo della ragazza. È scattata, così, un’operazione anti schiavitù, che ha portato all’arresto dei tre, già con precedenti penali a carico. Riduzione in schiavitù, violenza sessuale e sequestro di persona le accuse nei confronti dei tre uomini, contenute nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Messina. È stata proprio la ragazza a mettere in rete il suo dramma iniziato nel 2007 e finito solo grazie al social network. Picchiata, abusata e obbligata a prostituirsi, la 23enne, che abita sulla costa jonica messinese, è riuscita a contattare un’amica, che ha lanciato l’allarme su Facebook Un racconto a tratti, che ha fatto scattare le indagini e ha portato all’arresto dei tre aguzzini.

Sempre dal web arriva un altro incubo di induzione alla prostituzione durato diversi anni. Da un’amicizia nata nel 2002 su una chat, è partito l’orrore di una ragazzina bolognese, all’epoca sedicenne. Un ferrarese di 48 anni conosciuto on line, dopo essersi fatto inviare una foto, ha proposto alla giovane di consumare un rapporto sessuale con lui in cambio di 50 euro. Complice una situazione economica e familiare difficile, pochi giorni dopo la sedicenne ha accettato l’incontro. Lo sconosciuto le ha prospettato subito ulteriori guadagni, nel caso avesse accettato di fare sesso con altri quattro amici. Gli abusi, che si verificarono per tre lunghi anni negli appartamenti dei molestatori, avvenivano anche in gruppo. I cinque uomini hanno introdotto la ragazza anche in un giro di prostituzione in locali per scambisti. Per anni, la ragazza, spaventata dalle minacce degli uomini, non ha parlato con nessuno del suo incubo. Solo nel 2009, grazie alla relazione sentimentale con un ragazzo, la vittima ha trovato il coraggio di ribellarsi al suo orrore e di chiedere un supporto psicologico per uscire dall’incubo. Ora i cinque uomini, di età compresa tra i 38 e i 58 anni, di cui quattro residenti nel ferrarese e uno nel mantovano, verranno processati dal Tribunale d Bologna con l’accusa di induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile in concorso e produzione di materiale pedopornografico.

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Valentina Sorci

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