E' ripreso il presidio dei manifestanti di fronte al sito di stoccaggio di Taverna del Re, alla periferia di Giugliano (Napoli). E con il presidio sono ripresi anche gli scontri: un funzionario di polizia e altri quattro agenti sono rimasti feriti, raggiunti dal fitto lancio di pietre. Le forze dell'ordine hanno poi caricato i manifestanti per allontanarli dall'ingresso del sito di stoccaggio. Tre feriti tra i manifestanti
La protesta è ricominciata nella serata di martedì con un lungo corteo che ha attraversato il centro di Giugliano. Oltre cinquemila persone hanno sfilato per chiedere il rispetto del protocollo siglato due anni tra il sottosegretario Bertolaso e il sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese, col quale si sanciva che il sito di Taverna del Re non avrebbe mai più riaperto, anche in considerazione del fatto che si trova in una delle aree più inquinante della provincia di Napoli.
Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ha invece deciso di riaprire il sito nonostante accolga già sei milioni di eco balle. Una protesta tutto sommato serena che segue i violenti scontri dei giorni scorsi.
Terzigno, i camion tornano a sversare
Dopo i giorni di vera guerriglia urbana, riprende l'attività Cava Sari, la discarica di Terzigno in provincia di Napoli. Il via libera dopo il vertice serale in Prefettura a Napoli con Guido Bertolaso. Al termine della notte 23 mezzi hanno portato nello sversatoio la spazzatura proveniente dai 18 comuni vesuviani, una delle condizioni dell'accordo firmato tra sindaci e Berlusconi nei giorni scorsi: nella cava Sari, infatti, fino a poco fa arrivava anche immondizia della città di Napoli. Si temeva la reazione dei manifestanti al passaggio degli autocompattatori. Le proteste ci sono state ma, tutto sommato, meno forti del previsto, anche per un ridotto numero di gente radunata alla rotonda di via Panoramica, l'epicentro della resistenza delle popolazioni vesuviane.