Per la prima volta un tribunale ha emesso una sentenza contro i "bamboccioni": una 38enne è stata allontanata dalla casa dei genitori nel Veneziano. La donna, con un lavoro part-time, viveva ancora in famiglia, ma secondo i genitori il ménage "era diventato insostenibile, conflittuale, esasperante". E così il giudice del tribunale di Padova ha dato ragione ai genitori. Anche altre due coppie si sono rivolte al tribunale per lo stesso motivo.
La sentenza ha accordato la richiesta di allontanamento da casa avanzata dai genitori e la donna ha dovuto fare fagotto. "Si tratta - spiega il legale della famiglia, Andrea Campi - del tipico caso di una famiglia veneta con i genitori settantenni, pensionati, alle prese con un figlio che vive ancora con loro. La donna di 38 anni giustificava la permanenza in casa con il magro guadagno. Ma la madre, specialmente, non voleva saperne di questa convivenza forzata dovuta all'incapacità della figlia di rendersi autonoma". Il giudice ha dato ragione ai coniugi facendo riferimento all'articolo 342 del codice civile che parla di fatti che pregiudichino "gravemente libertà o integrità fisico-morale di uno dei membri" della famiglia.
Le altre due vicende sono invece all'inizio del procedimento giudiziario. I figli, maschi, hanno 32 e 35 anni, precari e con la loro condizione di scarsa autonomia finiscono per pesare in maniera negativa su mamma e papà.