Tragedia a Cortina d'Ampezzo. Una guida alpina è rimasta uccisa mentre si trovava in cima al campanile della chiesa di San Giovanni e Giacomo per cambiare delle lampadine, a 60 metri dal suolo. Al momento non è ancora chiara le dinamica dell'incidente. La guida, Marco Da Pozzo, sarebbe scivolata battendo la testa ed è rimasta sospesa a mezz'aria. Per riportare Da Pozzo a terra è intervenuto un elicottero. Inutili i soccorsi.
Da Pozzo era stato incaricato dalla parrocchia di fare delle piccole riparazioni e di cambiare delle lampadine. La guida era imbragata con dispositivi di sicurezza che ne hanno fermato la caduta. L'impatto però, seppur attutito, gli è stato fatale.
Una guida alpina capace ed apprezzata
Marco Da Pozzo, la guida alpina morta per una caduta mentre si trovava sulla cima del campanile di Cortina, faceva parte del gruppo degli 'Scoiattoli' e nel 2004 aveva scalato il K2 in occasione della spedizione in ricordo della prima conquista della seconda vetta più alta del mondo da parte del cortinese Lino Lacedelli e di Achille Compagnoni, il 31 luglio 1954. Da Pozzo era una persona molto conosciuta e apprezzata a Cortina. Anche il padre, morto alcuni anni fa in parete in seguito a un malore, era membro degli ''Scoiattoli''.
La notizia della sua morte, causata dai traumi riportati dopo aver sbattuto violentemente contro una sporgenza del campanile a 4-5 metri dal tetto - ha colto di sorpresa e gettato nello sconforto i familiari, amici e tutta la comunità ampezzana. Il sindaco Andrea Franceschi si è recato sul luogo dell'incidente, assieme al presidente delle guide alpine Franco Gasparri.