cronaca

Agguato in Calabria, ucciso boss

22 Apr 2010 - 09:47

Un presunto boss della 'ndrangheta, il 51enne Vittorio Sia, è stato ucciso in un agguato a colpi di kalashnikov a Soverato, sulla costa ionica catanzarese. L'uomo stava percorrendo su uno scooter la strada che conduce dalla frazione superiore al centro del paese, quando è stato affiancato da un'auto dalla quale sono stati sparati numerosi colpi di kalashnikov e di fucile calibro 12. Sia è morto sul colpo.

Poco dopo l'auto usata dai sicari è stata trovata sempre a Soverato, bruciata e con dentro le armi. La vettura era stata rubata nei giorni scorsi a Roccella Ionica, nel Reggino.

Sia era considerato dagli investigatori uno degli elementi di spicco della criminalità organizzata della zona. Già un mese fa era scampato ad un omicidio. Qualcuno gli sparò mentre era in auto, ma lui rimase illeso. Per quell'episodio, i carabinieri, nelle scorse settimane, hanno fermato quattro persone, Domenico Todaro, di 49 anni, il figlio Vincenzo (28), Giovanni Angotti (41), e Daniela Iozzo (28), tutti già noti alle forze dell'ordine. Sono accusati di tentato omicidio in concorso, aggravato dall'aver agito per agevolare un'associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione e porto di armi alterate e clandestine e ricettazione.

Ai quattro i miltari della Compagnia di Soverato erano risaliti dopo aver ritrovato, sul greto del fiume Ancinale, una Fiat Uno rubata con all'interno una bottiglia di plastica con due litri di benzina. Probabilmente, l'intenzione era di utilizzarla per l'agguato e poi di darle fuoco per cancellare ogni traccia.

Le indagini sull'omicidio sono condotte dai carabinieri ma sul posto ci sono anche gli investigatori della squadra mobile della questura.

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