cronaca

Licenziato, tenta di uccidere capo

20 Apr 2010 - 11:17

Tragedia sfiorata a Reggio Calabria. Un 35enne, Fortunato Pennestrì, ha tentato di uccidere a colpi di pistola il direttore del supermercato che l'ha licenziato, ma l'arma si è inceppata dopo il primo colpo andato a vuoto. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, aveva con sè anche un caricatore di riserva, ma è stato bloccato e arrestato da una pattuglia intervenuta immediatamente sul posto.

Per tentare di attuare la sua "vendetta", l'uomo ha utilizzato una calibro 7,65 con doppio caricatore al seguito. Ma la pistaola si è inceppata. L'uomo era stato licenziato qualche giorno fa dal supermercato nel quale lavorava, e adesso la polizia lo ha arrestato per tentato omicidio e porto abusivo di arma clandestina. L'attività investigativa da parte della Squadra Mobile sta continuando per accertare ulteriori responsabilità dell'arrestato e la provenienza dell'arma utilizzata.

L'uomo ha sparato un colpo prima che la pistola si bloccasse: l'episodio si è svolto all'interno del supermercato "Spaccio alimentare", situato sulla strada statale 106 a Pellaro. Due agenti della Polizia di Stato hanno individuato Pennestrì sul piazzale davanti all'esercizio commerciale, mentre stava dirigendosi verso la sua autovettura. Il capo pattuglia ha intimato subito l'alt al sospetto, e questi ha infilato la mano in una tasca estraendo una pistola semiautomatica calibro 7,65. Trovandosi di fronte alla persona armata a non più di un metro di distanza, il capo pattuglia ha intimato ancora allo sconosciuto di gettare l'arma a terra, coadiuvato dal suo compagno, che ha estratto a sua volta l'arma d'ordinanza.

A questo punto Pennestrì, circondato, si è puntato l'arma alla tempia minacciando il suicidio. Colto un attimo di distrazione del fermato, distratto da un altro dipendente che dal supermercato lo invitava ad abbassare l'arma, i due operatori della volante sono riusciti a bloccarlo e a disarmarlo.

La pistola è stata messa in sicurezza: aveva una cartuccia inceppata nella camera di scoppio e il caricatore con altre sei cartucce inserite nel serbatoio. L'uomo ha precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Una volta fermato, è stato perquisito: aveva con sè un altro caricatore con 8 cartucce. Nell'autovettura dell'uomo, a seguito di un'altra perquisizione, sono state trovatre 6 cartucce dello stesso calibro dell'arma impugnata. Dichiarato in arresto per tentato omicidio e porto abusivo di arma clandestina, Pennestrì è stato condotto in Questura e poi nella Casa Circondariale di Reggio Calabria come disposto dal magistrato competente.

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