Avevano deciso di farla finita insieme, ma lei si è salvata. Due turisti americani hanno ingerito una dose considerevole di psicofarmaci, poi si sono messi a letto. La donna è stata salvata dal personale di un hotel di Roma nel quale i due si trovavano, insospettito dal fatto di non averli visti per tutto il giorno. Sul comodino della stanza i coniugi avevano lasciato un biglietto nel quale spiegavano i motivi del gesto.
Aavevano progettato la loro fine nei minimi dettagli. Dopo il loro ultimo tour in Europa volevano morire insieme nella "città eterna" dove si trovavano da alcuni giorni. Così la coppia di californiani aveva programmato a Roma il suicidio imbottendosi di barbiturici, chiusi nella stanza del Grand'Hotel Splendid Royale, nei pressi di via Veneto. Lui è morto, lei è viva per miracolo.
Sul corpo la data della morte
L'uomo, che aveva 62 anni, aveva già tatuato da qualche settimana sul suo corpo la data della morte che aveva pianificata con la compagna di 58 anni. Sul suo petto c'era la scritta "crossing over", letteralmente "trapasso" e vicino l'immagine di un angelo. "Vogliamo morire insieme nella città eterna", è stato trovato scritto su alcuni biglietti nella loro stanza, sul comodino vicino al letto. Oltre ai barbiturici e al loro bigliettino, c'erano anche, su altri fogli, le istruzioni per i loro familiari e amici su come riportare a casa i loro corpi. Poi la coppia ha assunto i medicinali e si è distesa sul letto aspettando la fine.
Ma, alcuni impiegati dell'hotel si sono insospettiti non avendo visto per tutto il giorno i due americani visto che era l'ultimo giorno della loro permanenza in albergo. Dopo inutili tentativi di farsi aprire la porta, gli impiegati hanno chiamato i Vigili del Fuoco e poco dopo l'ambulanza. Lui era già morto, ma lei era ancora viva ed è stata portata al Policlinico Umberto I. E' salva dopo una lavanda gastrica.