Chi andava al lavoro, chi a sostenere un esame, chi a trovare il suo piccolo nato prematuro: sono solo alcune delle storie dei passeggeri del treno regionale R108 travolto da una frana in Val Venosta. Nove tragedie che non avranno mai una giustificazione ma che lasciano dietro lacrime e dolore.
Michaela, in viaggio per allattare il figlio
E' morta sul treno che la stava portando in ospedale dove è ancora ricoverato il figlio neonato, venuto alla tre giorni fa. La mamma, Michaela Zoesch, 34 anni, aveva appena partorito il neonato, che era venuto alla luce alcune settimane prima del termine. Così il bebè era rimasto all'ospedale di Bolzano, ricoverato in osservazione in una termo-culla del reparto prematuri. Ogni giorno Michaela scendeva in treno fino al capoluogo per vedere il neonato e per portare il latte raccolto al seno, con il quale veniva alimentato.
Come tutti i giorni Michaela era partita dal paesino di Prato allo Stelvio. A scoprire la tragedia è stato il fratello della vittima, che fa il volontario alla Croce bianca. A lui aveva telefonato la madre, dicendogli di avere sentito alla radio del disastro ferroviario e chiedendogli di controllare se la figlia fosse stata coinvolta. L' uomo ha cominciato un giro frenetico di telefonate ai suoi compagni volontari della Croce bianca.
E' stato soltanto alle due del pomeriggio che la famiglia ha avuto la tragica conferma della morte di Michaela. Si tratta del secondo lutto in famiglia nel giro di pochissimo tempo. Tre settimane fa, infatti, era morto improvvisamente il nonno della neonata.
La più piccola, in viaggio per l'esame della patente
Michaela Kuenz Oberhofer è la più giovane delle vittime e aveva solo 18 anni: viveva in Val Martello ed era su quel treno per andare a sostenere l'esame di guida.
In viaggio per lo studio
Judith Tappeiner (nella foto a sinistra) viveva a Silandro e aveva 20 anni. Come confermano anche il padre e una delle sue amiche, prendeva spesso quel convoglio per recarsi a Verona, dove studiava.
Muore anche il conducente
Tra le vittime del treno deragliato in Venosta c'è anche il conducente del convoglio. Si tratta di Julian Hartmann, di appena 25 anni, nato e residente a Merano. L'uomo lascia la moglie e due bambini in tenerissima età.