Dopo anni di maltrattamenti, una giovane marocchina di 19 anni ha denunciato alla polizia di Como, padre e marito. Picchiata con la cinghia o quando capitava con cavi elettrici dal padre operaio, residente nel parmense, e violentata e picchiata, poi, dal marito che era stata obbligata a sposare. La giovane che si era da poco trasferita a Como, stanca delle vessazioni, è riuscita a fuggire di casa dello sposo e denunciare il fatto.
La polizia di Como, in una azione congiunta con la mobile di Parma, ha arrestato padre e marito. La tragedia della 19enne marocchina inizia sin dalla tenera età, quando ancora risiedeva in casa dei genitori. Non poteva infatti avere amici né uscire di casa o andare a scuola. L'unico compito era quello di servire la famiglia e badare ai cinque fratelli più piccoli. Ogni scusa era buona per il padre per picchiarla, e tutto questo tragicamente sotto lo sguardo impassibile della madre.
Un incubo diventato inferno, poi, quando la giovane ha dovuto sposarsi con l'uomo, di 20 anni più grande, che la violentava e la picchiava ripetutamente. Tutto ciò, naturalmente, sotto l'approvazione della famiglia.