Duro colpo al clan dei Casalesi: gli uomini della Dia di Napoli e i carabinieri di Caserta hanno sequestrato beni per un ammontare di circa 2 miliardi di euro, riconducibili alla cosca. Si tratta di decine di terreni agricoli, allevamenti bufalini e di centinaia di immobili e di società. I beni sequestrati nell'operazione "Nemesi" appartengono agli eredi di Dante Passarelli, morto nel 2004 a seguito di un misterioso incidente.
Passarelli perse la vita proprio pochi mesi prima della sentenza di primo grado del processo Spartacus in cui era imputato del delitto di associazione mafiosa insieme ai vertici del clan dei Casalesi.
Tra i beni sequestrati vi è anche l'azienda agricola Balzana ex Cirio di Caserta che, secondo quanto ricostruito dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, fu acquistata nella metà degli anni '90 dai massimi vertici dell'organizzazione dei Casalesi (Schiavone, De Falco e Bidognetti) attraverso Dante Passarelli, per un valore di oltre 10 miliardi di lire. In quell'occasione la forza del clan camorristico dei Casalesi fece sì che alcuni possibili acquirenti della tenuta agricola ex Cirio venissero dissuasi.
Berlusconi: "Maxi-sequestro grazie a leggi del governo"
"Voglio sottolineare con enfasi la notizia del maxi sequestro di beni a un clan della camorra, il più rilevante sequestro mai effettuato". E' quanto afferma in una nota il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Voglio anche sottolineare che questo risultato è stato possibile grazie alle leggi messe a punto e applicate con grande determinazione ed efficacia dal nostro governo. Mi sono congratulato al telefono con il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e con il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e li ho pregati di ringraziare a mio nome e a nome del governo le forze dell'ordine e i magistrati impegnati nella lotta al crimine organizzato".
Maroni: "La più grande operazione nella storia dell'Antimafia"
Entusiasta anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni dopo il grande risultato ottenuto. "Contro i Casalesi - ha detto - è stata realizzata la più grande operazione nella storia dell'Antimafia". Con queste parole il titolare del Viminale commenta il colpo messo a segno dalla della Dia e dei Carabinieri, su richiesta della Dda di Napoli. Maroni è a Roma per la firma del protocollo di intesa per l'Osservatorio sulle intimidazioni nei confronti di chi riceve incarichi dall'autorità giudiziaria. "In un colpo solo - ricorda - sono stati sequestrati beni per oltre 700 milioni di euro e si tratta di una stima prudenziale perché per i carabinieri siamo vicini ai due miliardi di euro di controvalore. E' una giornata di festa per tutte le persone oneste, resa possibile grazie alle nuove norme introdotte dal pacchetto sicurezza, che consentono di colpire i beni dei mafiosi e dei camorristi, anche se sono trasmessi agli eredi e quindi se si spogliano di questi beni".
"Voglio congratularmi con gli investigatori, con la polizia e i carabinieri - aggiunge -, con i magistrati e i procuratori, perché veramente si tratta di una giornata da incorniciare".