cronaca

Pacco bomba a sede Sda milanese

01 Apr 2010 - 20:30

Ennesimo ritrovamento di un pacco bomba nel Milanese. L'ordigno è stato trovato attorno alle 18,30 all'interno della sede del corriere Sda di Carpiano. Il pacco è stato fatto immediatamente brillare. Poco prima da Brindisi era giunta la segnalazione della probabile presenza di un pacchetto esplosivo. L'ordigno sarebbe stato destinato a un imprenditore brindisino, che aveva già ricevuto minacce in passato.

Alla vigilia delle elezioni regionali, sabato 27 marzo, una busta indirizzata alla sede provinciale milanese della Lega era esplosa in un ufficio postale ferendo l'addetto che la stava smistando. Lo stesso giorno una busta con un proiettile era giunta alla residenza del premier Silvio Berlusconi a Macherio.

Quest'ultimo pacco bomba era in un contenitore della posta ancora da smistare. Lo hanno trovato gli artificieri arrivati da Milano, insieme con i cani anti-esplosivi. L'ordigno - hanno spiegato i carabinieri - era di tipo rudimentale, ma "poteva procurare danni" più gravi di quelli causati dalla lettera bomba recapitata a un centro di smistamento delle poste di Milano sabato, che ha provocato ustioni di secondo grado alle braccia e alle mani di un addetto.

Il pacco è stato fatto brillare verso le 18.30 e il Corriere Espresso di via Pertini di Carpiano è rimasto inattivo per un paio d'ore. Dopo che gli artificieri hanno messo il luogo in sicurezza, il centro ha ripreso l'attività lavorativa.

Pacco "gemello" il 22 marzo a Brindisi
L'ordigno rudimentale era indirizzato a un imprenditore brindisino, ma non gli era stato consegnato e perciò è finito nel centro smistamento Sda di Carpiano. Una confezione-gemella fu recapitata il 22 marzo a un altro imprenditore brindisino, Giancarlo Facecchia, di 40 anni, che gestisce il servizio di pulizia nell'ospedale Perrino di Brindisi. La scatola, contenente polvere da sparo, chiodi e un innesco a strappo alimentato da una batteria, era stata aperta dall'uomo e subito affidata ai carabinieri che l'avevano fatta brillare. I militari in seguito avevano saputo che una seconda confezione identica era in circolazione e ne avevano seguito le tracce per giungere al ritrovamento.

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