Giudice di pace dà ragione a pendolare
Se sul treno non funziona il riscaldamento, il viaggiatore può essere risarcito. E quanto successo a un pendolare di Roma che si è visto riconoscere un risarcimento che ha condannato Trenitalia a pagare al viaggiatore 1.650 euro: 350 per danni e il resto per spese legali. Si tratta di un precedente importante che darà probabilmente il via ad una serie di esposti da parte di molti utenti, che viaggiano in condizioni spesso difficili.
Non sembra preoccupata della sentenza Trenitalia: "Altri giudici di pace hanno formulato sentenze su altri disservizi denunciati dai viaggiatori. Le abbiamo impugnate e il giudice togato ci ha dato ragione". Gli esposti contro Trenitalia sono centinaia, arrivano dai comitati di pendolari liguri e lombardi e ora si stanno per aggiungere anche quelle preparate dalle associazioni piemontesi. "Finora ci siamo già visti riconoscere i danni per i ritardi e altri disservizi. Ora si aggiungono anche quelli per il freddo delle carrozze. E un segnale molto importante", spiega Cesare Carbonari, portavoce del comitato pendolari Milano - Torino.
A riferire lultima sentenza che dà ragione ai viaggiatori è stato il Codacons sottolineando che "il Giudice, nella sentenza ha attaccato duramente Trenitalia disponendo la pubblicazione della sentenza, a cura del Codacons e a spese di Trenitalia, sui quotidiani e ordina a Trenitalia di adottare tutte le misure idonee ad eliminare gli effetti dei danni derivati e derivanti dalle inadempienze lamentate".
La vicenda risale al 18 marzo 2006. Il passeggero, un cittadino romano, prese lIntercity Plus delle 8,27 del mattino diretto a Latina. Salito a bordo del convoglio si sistemò nella carrozza n.10, nella quale era stato assegnato il suo posto. Il passeggero, appena iniziato il viaggio, si accorse subito che i riscaldamenti erano fuori uso. Provò, allora a passare in unaltra carrozza. Senza riuscirci perché le porte intercomunicanti erano bloccate. Impossibile per tutta la durata del viaggio - ricorda il Codacons - "fu anche reperire il personale in servizio sul treno, che non effettuò nemmeno il controllo dei biglietti. Il viaggiatore fu costretto allora ad affrontare lintero viaggio senza riscaldamenti, in una carrozza gelida".