Stupri Roma, parla il romeno rilasciato
"Voglio continuare a vivere in Italia". Lo ha detto Karol Racz, il trentaseienne romeno accusato ingiustamente degli stupri di Primavalle e della Caffarella, durante la una intervista televisiva. Racz ha anche spiegato che "pur sapendo che i romeni non godono di buona reputazione, molti vogliono venire in Italia per lavorare onestamente". Il romeno ha poi raccontato di essere stato da giovane in un monastero per farsi monaco.
Il suo sogno, ha spiegato, sarebbe quello di trovare un impiego come panettiere o pasticciere. "Ho frequentato una scuola specifica in Romania - ha spiegato - sono specializzato". La prima volta che è stato in Italia, ha raccontato Racz, è stato nel 2007. Viveva a Livorno in un campo nomadi, dove si guadagnava da vivere aiutando le famiglie e badando ai ragazzini.
E' rientrato in Italia, l'ultima volta, nell'estate del 2008. Viveva con il fratello, con il quale andava per le strade a raccogliere metallo, che poi rivendeva. A questo proposito, ha sottolineato, la notizia circa la sua presunta detenzione in Romania potrebbe essere frutto di una confusione con suo fratello, che in effetti è stato in carcere.
L'uomo ha poi ribadito "di non essere mai stato in alcun parco pubblico di Roma. Gli unici campi che conosco sono quelli che attraversavamo per accedere ai nostri insediamenti''.